Firenze, 5 nov. (TMNews) – “E’ vivo per miracolo” Don Paolo Brogi, 41 anni, il segretario personale dell’arcivescovo di Firenze, ferito con un’arma da fuoco, ieri sera, nel cortile della Curia.
I medici dell’ospedale di Santa Maria Nuova sono sorpresi delle condizioni di Don Paolo: il proiettile esploso da un folle, che cercava insistentemente di parlare con Giuseppe Betori, solo per una questione di centimetri non ha interessato organi né l’aorta del segretario del vescovo, colpito all’addome.
Dopo tanta paura, è caccia all’autore dell’attentato. La polizia è sulle tracce di colui che appare come un clochard. Dalla descrizione fornita dal vescovo, dovrebbe trattarsi di una persona di circa 70 anni, vestito di scuro e con una lunga barba bianca. Ieri sera sono stati portati in questura sei uomini che potrebbero corrispondere a tale profilo. Tra di loro, vi è un senza fisso dimora, trovato con una pistola, che però si è scoperto essere una scacciacani.
Monsignor Betori ha reso visita a Don Paolo, che ha subito un intervento durato circa due ore e andato a buon fine. Si teme per la sicurezza del vescovo. Il prefetto Paolo Padoin ha annunciato che le misure di sicurezza nei suoi confronti saranno rafforzate. Betori ha una scorta, che però finora lo ha seguito, il più delle volte, solo nelle occasioni pubbliche più importanti. Il vescovo ha ribadito di non aver mai subito “minacce” e che, anche secondo lui, dovrebbe trattarsi di “uno squilibrato”.
Xfi
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