Roma, 7 dic. (TMNews) – Nei primi undici mesi dell’anno, i finanzieri del Comando Provinciale di Roma hanno scovato, in tutta la provincia, 537 “evasori totali”: operatori economici che non hanno assolto, per uno o più periodi di imposta, agli obblighi di dichiarazione delle imposte sui redditi, dell’Iva e dell’Irap con Iva evasa pari a quasi 469 milioni di euro e un imponibile non dichiarato per circa 2,8 miliardi di euro.
Centosettantasette persone sono state denunciate all’Autorità Giudiziaria per aver superato le soglie di punibilità stabilite dall’art 5 del Decreto Legislativo 74/2000 (Legge penale tributaria).
Tra i casi più sorprendenti, quello di un noto pittore di recente deceduto, cittadino americano, che aveva omesso di dichiarare in Italia oltre ottantuno milioni di euro ottenuti dal commercio di opere d’arte nel nostro Paese. Inoltre, due note società italiane entrambe operanti nel settore informatico avrebbero omesso la dichiarazione valida ai fini delle imposte sui redditi, dell’IVA e dell’IRAP, così evitando la tassazione di materia imponibile per importi ammontanti rispettivamente a quasi seicentocinquantamilioni e settecentotrentamilioni euro.
Tra le categorie economiche più interessate, la ristorazione, l’edilizia (costruzioni e manutenzioni), le società immobiliari, i call center, i bar e le pizzerie, l’autotrasporto, le pulizie ed il commercio ambulante, sia di generi alimentari che di altri prodotti.
Soltanto nella città di Roma – in cui opera il Nucleo Polizia Tributaria e due Gruppi territoriali del Comando Provinciale – sono stati individuati trecentocinquantadue “evasori totali”, con la scoperta di materia imponibile non dichiarata per oltre due miliardi di euro e la rilevazione di IVA evasa, ammontante a quasi trecentosettantasettemilioni di euro.
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