Ginevra, 25 mar. (Apcom) – Il 30 marzo prossimo gli esperti del Centro europeo di ricerca nucleare nei pressi di Ginevra (Cern) tenteranno la collisione frontale dei protoni con un livello di energia mai raggiunto prima. L’esperimento verrà eseguito nel Large Hadron Collider (Lhc), il grande acceleratore di particelle, dove venerdì scorso è stato stabilito il nuovo record mondiale per macchine di questo tipo, mettendo in circolo dei fasci di protoni con un’energia pari a 3,5 TeV.
Si tratta di un livello tre volte superiore a quello mai ottenuto fino ad oggi: il passo successivo – fissato per la fine di marzo – sarà quello di far entrare in collisione i due fasci di protoni, per esaminare le particelle risultanti e cercare di comprendere meglio i segreti dell’universo. “Ci resta ancora molto lavoro prima della collisione”, ha dichiarato Steve Myers, direttore del Cern per gli acceleratori e la tecnologia. “Il semplice allineamento dei fasci di protoni è una sfida in sé. E’ un po’ come lanciare degli aghi al di sopra dell’Oceano Atlantico e tentare di farli entrare in collisione a metà strada”.
Una volta che la collisione frontale dei protoni avrà avuto inizio, il Cern intende far lavorare l’Lhc continuamente per 18, 24 mesi. Il Large Hadron Collider (Lhc) è il più grande acceleratore di particelle mai costruito: formato da un circuito di 27 chilometri di lunghezza posto a cento metri di profondità alla frontiera franco-svizzera, era stato inaugurato con successo il 10 settembre 2008 per poi essere spento appena 36 ore dopo a causa di un guasto dovuto a un collegamento elettrico difettoso fra due dei magneti superconduttori della macchina.
Nei successivi lavori di riparazione sono stati sistemati altri 53 magneti risultati difettosi, ed apportate diverse migliorie quali un rilevatore di livello di resistenza elettrica che permetterà di escludere l’alimentazione prima che un corto circuito possa danneggiare i componenti della macchina.
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