Fiumi di marijuana riversati sui ragazzini e si assoldavano anche pusher minorenni. Blitz dell a sezione narcotici della squadra mobile della questura: 28 arrestati e sei minorenni (da poco maggiorenni) indaganti a piede libero. Sono i numeri impressionanti dell’operazione “Scialla Semper”, chiusa all’alba di ieri mattina dalla Mobile e coordinata dal pubblico ministero di Varese .
A guidare il gran giro di spaccio (si parla di 10, 15 chilogrammi di marijuana movimentati nell’arco di una sola settimana) erano padre e figlio, rispettivamente e di Malgesso, affiancati dall’albanese, tutti e tre sono stati colpiti dall’ordinanza di custodia cautelare confezionata dal gip .
«Ciò che maggiormente preoccupa e impressiona in questa operazione – ha spiegato Ditaranto – è l’età dei pusher che vendevano al minuto. Parliamo di ragazzi giovanissimi, molto spesso minorenni, che vendevano droga agli amici o ai compagni di scuola. Molto spesso anche a scuola».
Le scuole interessate dal giro sono diverse e sono la quasi totalità degli istituti superiori di Varese. No a caso Giuseppe Fortuna diceva al figlio con tono da buon padre di famiglia: «Vuoi spacciare vendendo molto? Devi puntare alle scuole e agli oratori. Lì troverai molti clienti e tanti insospettabili disposti a spacciare per te».
Fortuna senior ci aveva visto giusto: «Le scuole – ha detto , primo dirigente della squadra Mobile – erano una delle principali piazze dello spaccio dove i sodali agivano». Scuole ma non solo: «L’organizzazione era attentissima alla pianificazione degli affari – ha aggiunto Carozzo – Nelle scuole si spacciava durante la settimana. Nel weekend o durante i periodi di vacanza, a istituti chiusi, lo spaccio si spostava nei luoghi del divertimento maggiormente frequentati dai giovani. E alla vendita di marijuana, principale sostanza trattata dalla banda, si affiancava in questi casi anche lo spaccio di cocaina». Durante le vacanze e i fine settimana il giro si radicava a Varese, snodandosi attraverso i percorsi della movida.
Marijuana per i più giovani, «i ragazzi considerano “lieve” l’utilizzo di questo stupefacente che ha un costo tra l’altro assolutamente accessibile», ha detto Ditaranto, cocaina per gli adulti (seppur sempre molto giovani), a loro volta insospettabili. Non più studenti, ma professionisti e rampolli di famiglie benestanti.
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