Washington, 25 apr. (Apcom) – Sebbene sia ancora presto per parlare di ripresa, l’economia degli Stati Uniti presenta “alcuni segnali positivi”. E’ quanto ha detto il segretario al Tesoro Usa Timothy Geithner, nel corso del suo intervento all’International Monetary and Financial Committee del Fondo Monetario Internazionale, che si è riunito oggi a Washington.
L’economia Usa, precisa Geithner, “fa fronte a importanti sfide, e ci vorrà del tempo affinché le condizioni economiche migliorino”. Detto questo, ci sono “segnali positivi”; inoltre “gli sforzi volti a ripristinare la stabilità dei mercati e a stimolare la crescita sono in atto”.
Il segretario al Tesoro Usa ripercorre la genesi della crisi finanziaria peggiore dai tempi della Grande Depressione; una crisi che si è tradotta nell’inizio della recessione nel dicembre del 2007, e che “è accelerata in modo sostenuto nel secondo semestre del 2008, riflettendo gli sviluppi del mercato immobiliare, gli elevati prezzi energetici e i problemi che hanno colpito il mercato del credito dalla metà di settembre”.
Tutto questo ha portato “il nostro tasso di disoccupazione a salire al massimo degli ultimi 26 anni, ovvero all’8,5%, nel mese di marzo, e il livello è destinato a salire ulteriormente prima della fine della recessione”.
Allo stesso tempo, “è possibile che l’attività del mercato immobiliare si sia stabilizzata nel mese di febbraio, e altri indicatori suggeriscono che il deterioramento (dell’economia) possa star rallentando”. Altro fattore da mettere in evidenza, è l’impegno del governo di Obama “a riportare il livello dei deficit a un valore sostenibile, e ad affrontare seri problemi strutturali di budget, in particolare quelli relativi ai costi sanitari, assicurando una continua sostenibilità fiscale”.
Geithner ricorda le manovre che l’amministrazione americana ha adottato, al fine di “stabilizzare e rafforzare il nostro sistema finanziario, e per gettare le fondamenta di una ripresa dell’economia”. Il riferimento è all “American Recovery and Reinvestment Act”, che è stato approvato alla metà di febbraio, e che “sta già consegnando risorse ai consumatori e alle aziende, in modo da creare o tutelare tra i 3 milioni e i 4 milioni di posti di lavoro entro la fine del 2010”.
Geithner parla anche del “Financial Stability Plan” approvato agli inizi di febbraio, che include alcuni elementi. Tra questi, il Programma di Assistenza ai Capitali, “che è stato concepito per permettere alle istituzioni finanziarie principali di disporre di livelli adeguati di capitale, per continuare a erogare prestiti in un contesto economico peggiore di quanto atteso”. Ma c’è anche il Programma di Investimenti di natura pubblica e privata, che “utilizzerà il capitale del governo e quello dei privati per acquistare gli asset (più tossici delle banche), creando un mercato per tutti quegli asset legati al mercato immobiliare che sono al centro della nostra crisi finanziaria”.
C’è poi l’iniziativa a favore dei cittadini che vogliono
acquistare una casa o che hanno problemi a pagare le rate;
iniziativa “che sosterrà il basso livello dei tassi sui mutui e
aiuterà milioni di proprietari di casa a rifinanziare (i loro
mutui), evitando così il rischio di perdere il diritto di
proprietà sulla propria abitazione”. E infine la manovra a
sostegno delle imprese e dei consumatori, che tende a riavviare
“l’attività all’interno dei mercati secondari per i prestiti
cartolarizzati, per ridurre i costi di indebitamento e
ripristinare il flusso del credito”.
Insomma, Geithner non canta ancora vittoria. Ma nel suo intervento a Washington lancia un messaggio di incoraggiamento, e promette che il governo continuerà ad agire, impegnandosi a superare la crisi peggiore degli ultimi decenni.
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