Parigi, 19 feb. (Ap) – Nuvole ancora più scure si addensano
sull’economia globale. Il Fondo Monetario Internazionale potrebbe
rivedere ulteriormente al ribasso le recentissime previsioni,
rese note solo tre settimane fa, secondo le quali quest’anno il
Prodotto interno lordo globale aumenterà solo dello 0,5%: il più
basso livello dalla fine della seconda guerra mondiale.
A non scartare tale eventualità è lo stesso direttore
dell’istituzione di Washington, Dominique Strauss-Kahn che, dopo
la prima drastica revisione operata dai suoi economisti (solo a
novembre la stima di incremento del Pil mondiale era pari al
+2,2%) preannuncia ulteriori sviluppi negativi. “Le informazioni
che sono state pubblicate non stanno andando nella direzione
giusta. E non possiamo escludere” che le prossime previsioni, ha
detto parlando a margine del forum sulla competitività di Parigi,
“siano meno felici”.
Il numero uno dell’istituzione di Washington ha in
particolare avvertito che il 2009 sarà “difficile” e che per i
Paesi poveri potrebbe addirittura poter diventare una “questione
di sopravvivenza” per molti. “Non bisogna solo guardare alle
cifre economiche – ha detto – bisogna anche guardare agli uomini
e alle donne che stanno soffrendo perchè i posti di lavoro stanno
scomparendo e le retribuzioni sono più deboli”.
In una conferenza stampa tenuta insieme al segretario
generale dell’Ocse, Angel Gurria, Strauss-Kahn ha voluto
ricordare che “non esistono soluzioni nazionali per una crisi che
è globale”, e ha aggiunto che la cosa più importante è far
ripartire il mercato del credito. “La cosa più importante – ha
detto Strauss Kahn – è oggi quella di pulire i bilanci delle
banche e di far svolgere al settore creditizio il suo ruolo nelle
politiche di crescita”.
BOL
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