Parigi, 12 mag. (Apcom) – Per il Fondo Monetario Internazionale la prudenza è d’obbligo sulle stime di possibile ripresa dell’Italia e di altri Paesi europei come Francia e Regno Unito, presentate lunedì dall’Ocse. Marek Belka, Direttore del Dipartimento Europeo del Fondo che ha illustrato le previsioni del Fondo in una conferenza stampa stamattina, rileva che “effettivamente alcuni Paesi hanno mostrato i primi segni di una ripresa rispetto ad altri”.
E l’Italia ha comunque confermato la stabilità del proprio sistema finanziario , come ha detto ad Apcom Luc Everaert, capo della divisione di studi regionali del Dipartimento Europeo del FMI, a margine della conferenza stampa, “Il sistema finanziario italiano non è stato così colpito come quelli di altri Paesi europei e questa è una cosa positiva. La crisi però ha mostrato il bisogno per l’Italia di aumentare la competitività”.
Per Everaert i dati previsionali non possono essere già interpretati come la vera fine della crisi. “Dobbiamo essere prudenti perchè se si guarda alla storia di questi indicatori, è la prima volta che ci sono grandi Paesi occidentali che si muovono in direzioni opposte. Per questo credo che sia presto per dire che siamo prossimi alla ripresa”.
Parlando degli ‘stress test’ applicati alle principali banche americane, Belka ha dichiarato che anche in Europa “vari Paesi hanno svolto questi stress test, per questo è importante che ci sia coordinazione e un’armonizzazione dei criteri utilizzati in Europa”. Coordinazione che però non deve portare necessariamente alla pubblicazione dei risultati di questi test. “Armonizzazione non vuol dire che i criteri adottati siano per forza identici – ha detto ai giornalisti Belka – E’ importante il coordinamento non tanto chi pubblica i risultati. Comunque – ha precisato – non credo che abbiamo una posizione su questo punto”.
Commentando il recente taglio del tasso di sconto operato dalla Banca Centrale Europea, Belka ha detto che si è “prossimi al livello più basso”.
Gsm
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