Washington, 24 apr. (Apcom) – La tabella citata dal ministro dell’Economia riguarda le stime del Fondo Monetario sull’aggiustamento del bilancio pubblico – nella misura dell’avanzo strutturale primario tra il 2010 e il 2020 – necessario per riportare il debito pubblico di vari Paesi al 60% del Pil entro il 2030.
Secondo tali stime l’avanzo primario strutturale (cioè la differenza tra entrate e uscite di uno stato depurata dagli effetti del ciclo economico e al netto degli interessi sul debito) da conseguire nel decennio in questione per Italia e Germania, secondo le stime dell’istituzione di Washington è attorno al 4% del Pil: una correzione molto inferiore rispetto a quella richiesta a Francia e Regno Unito, Spagna e Irlanda che, nell’ordine presentano valori compresi tra l’8 e il 10%. Per non parlare di Usa (avanzo da conseguire di quasi il 12%), di Giappone, (circa 13%) e Grecia (quasi il 16% del Pil.
BOL
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