Folla di Malnate Riqualificazione a suon di mobili

Elettrodomestici e arredamento alla Folla di Malnate, ma questa volta i rifiuti non c’entrano nulla.

È il possibile futuro alla ex Siome dopo che negli ultimi giorni è stato firmato l’accordo di programma per la riqualificazione dell’area più strategica di Malnate. Regione Lombardia, Provincia di Varese e il Comune di Malnate lavorano insieme per la rinascita della Folla. Circolano, infatti, i primi nomi dei marchi che presto potrebbero comparire nella nuova area commerciale a due passi dalla Briantea.

Nomi del tutto ufficiosi che potrebbero cambiare repentinamente nel caso in cui l’iter burocratico dovesse protrarsi: perché quello che vale oggi, potrebbe non valere più tra poche settimane qualora dovessero cambiare le condizioni e l’operatore non dovesse più trovare conveniente l’operazione commerciale. Più che di marchi, sono i settori merceologici a dare qualche certezza in più. Si parla, infatti, da tempo della possibilità che il parco commerciale possa essere arricchito da prestigiose firme riconducibili a produttori di elettrodomestici e degli arredi.

Su questo fronte il nome che nelle scorse settimane è circolato con insistenza è quello di Maison du Monde. In passato si era parlato anche di Ikea, ma in realtà il riferimento è di un prodotto più ricercato. L’arredo di livello medio-alto potrebbe presto marchiare le vetrine dei negozi. Gli appassionati dei pezzi di arredamento, mobili, accessori, oggettistica della casa, potrebbero trovare il posto giusto nel quale fare shopping. Sul tavolo, di fatto, non c’è ancora nulla anche perchè l’iter per la bonifica e la riqualificazione deve ancora prendere il volo. Siamo ancora nelle fasi preparatorie anche se dopo il via libera di Regione Lombardia qualcosa si è sbloccato, dando il là a un iter che si preannuncia ancora molto lungo e tortuoso.

«Nei prossimi giorni – spiega l’assessore all’Urbanistica, – anche Regione Lombardia fornirà i nomi del funzionario e del politico che faranno parte del tavolo tecnico e politico». La prima seduta della conferenza di servizi potrebbe essere convocata già a maggio. da cui scaturiranno le decisioni per la redazione del progetto definitivo di riqualificazione urbanistica e ambientale. Senza dimenticare il processo di bonifica che prevede la rimozione di tonnellate di rifiuti. È chiaro che la rinascita non può prescindere dalla bonifica i cui lavori, che dureranno 17 mesi, sono stati stimati in circa 6 milioni (2,5 milioni per la rimozione rifiuti, 3,5 per la naturalizzazione degli argini del fiume).

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