Follia collettiva o potente veleno d’irresponsabile bighellonare?

Nel momento in cui scrivo la Corea minaccia una guerra nucleare, nel quarto anniversario del suo terribile terremoto l’Aquila si ritrova ancora con il centro storico ridotto ad uno spettrale cumulo di rovine, un gruppo mondiale di giornalisti svela i dorati altarini dei paperonissimi, fra cui ben duecento sono italiani, mentre una coppia di coniugi si suicida per la vergogna di non potersi sostentare dopo una vita di dignitoso lavoro.
E noi abbiamo la disumanità

di farcire i Tg con le stupide e invereconde vicende di una squallida Ruby e di un massaggiatore dichiarante che le feste dell’eterno caudillo innamorato formato tascabile si concludevano a sorsi di camomilla… ma a chi la dà a bere, è il caso di dire.
Forse si sta verificando uno stato di follìa collettiva, abbiamo perso ogni senso del pudore, o della misura, oppure davvero un potente veleno a base di irresponsabilità mista a stupidità viene quotidianamente vaporizzato sui nostri sempre più grigi cieli! Un Paese prostrato in mano a politici che ne hanno smarrito ogni veridicità, più rassomiglianti a pettegole comari che a uomini di stato. Ma esiste ancora lo Stato? Ardua domanda.
Eppure altri paesi conservano ancora un certo senso del pudore, vedi l’arrogante Francia, ove due politici dai conti segreti hanno dato le dimissioni. E i nostri? Tutti lì a bighellonare senza onta alcuna nel sacro emiciclo, sito ove si dovrebbe discutere del buongoverno e invece si promulgano leggi ad porcellum.
Ma a quanto pare per noi italiani la coppa non è ancora colma e mi chiedo quanti suicidi, quanti esodati, quanti fallimenti dovranno ancora passare sotto i ponti prima di farci esondare il buon senso. In questa atmosfera pesante, pregna di intrighi, di maneggi e rimaneggi il Bel Paese agonizza nella più totale indifferenza di coloro che dovrebbero guidarlo. C’è il detto “vedi Napoli e poi muori”, ora si rischia di doverlo estendere a tutta la penisola e non ci resta altro che pregare: God save Italy.
Nicoletta Romano

s.bartolini

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