MILANO -“Quello che stiamo facendo, che abbiamo fatto e che continueremo a fare è cercare di avere l’opportunità di assegnare tutte le case nel più breve tempo possibile, cercare quelle che hanno bisogno di interventi per liberarle e per investire le tante risorse che il nostro piano casa ha predisposto, che prevede investimenti per un miliardo e mezzo”. Lo ha detto Attilio Fontana, presidente della Regione Lombardia, rispondendo, a margine dell’evento “Politiche data-driven” oggi a Palazzo Lombardia a Milano, a chi gli chiedeva aggiornamenti a proposito degli interventi sulle case popolari all’interno del programma regionale di sviluppo sostenibile che sarà discusso domani in Consiglio Regionale.
Quindi, ha aggiunto, “cerchiamo sempre più di migliorare il patrimonio abitativo che mettiamo a disposizione, senza dimenticare gli investimenti che stiamo facendo anche nel campo dell’housing sociale -ha sottolineato- che va a colmare e dare una risposta alla necessità di quella fascia di popolazione che non può partecipare all’edilizia popolare ma che è in difficoltà sul mercato libero”.
Il Pd attacca: “Giunta Fontana poco trasparente”
“Quanti sono davvero gli alloggi sfitti, oggi, in Lombardia? E quanti saranno nel 2027? Stando sempre ai dati che in maniera confusa e poco trasparente la giunta Fontana fa trapelare, oggi le case Aler sfitte in Lombardia risultano già più di 19mila e, senza una inversione di rotta, nel 2027 saranno 30mila, altro che obiettivo ‘zero alloggi sfitti’ come si legge nel loro nuovo piano di governo”.
Lanciano un nuovo, più grave, allarme, i consiglieri del PD in Regione Lombardia che solo un mese fa avevano, carte alla mano e citando atti pubblici della giunta Fontana, denunciato che nel 2021 il numero degli alloggi sfitti Aler, l’azienda di Regione Lombardia, risultava essere di 15.538. Numeri ormai vecchi, alla luce dei nuovi dati illustrati questa mattina dagli esponenti dem che hanno spiegato alla stampa quali sono gli obiettivi che la giunta lombarda si pone in merito all’edilizia pubblica, nel Programma regionale di sviluppo sostenibile, il documento politico programmatico della nuova legislatura Fontana, in discussione domani in Consiglio regionale.
“Grazie alla totale assenza di iniziativa della giunta Fontana, in Regione Lombardia ci sono migliaia di persone senza casa e migliaia di case senza persone – dice il capogruppo Pierfrancesco Majorino -. Un paradosso scandaloso che l’immobilismo di questa giunta non sembra voler superare, ma noi insisteremo e anche domani rinnoveremo a Fontana le nostre proposte precise e concrete, affinché si intervenga al più presto, soprattutto sul sistema delle regole di assegnazione che determinano spesso scelte totalmente inadeguate”.
“Per cercare un po’ di chiarezza, abbiamo provato a considerare i pochi punti fermi che sono riportati in questo documento, dove scopriamo subito che Regione Lombardia intende ristrutturare, entro il 2027, 10mila alloggi – spiega Samuele Astuti – ma scopriamo anche che nel 2022 il totale di alloggi Aler è di 97.334 e 77.800 sono i nuclei familiari che vi abitano; dunque, gli alloggi sfitti nel 2022 sono diventati già 19.534, ben 3.996 in più rispetto al 2021. Il dato, che già era scandaloso, anziché diminuire, aumenta. E scopriamo che aumenterà ancora, perché nel 2027, ultimo anno intero della giunta Fontana, il numero crescerà fino a quasi 30mila”.
Per invertire questa rotta rovinosa, il gruppo del Pd ha presentato proposte concrete, nel breve e nel lungo periodo.
“Prima di tutto, chiediamo totale trasparenza, perché nei prossimi bilanci Aler sia possibile accedere ai dati riguardanti il numero e la situazione di tutti gli alloggi vuoti – fa sapere l’esponente dem – per intervenire subito, nel breve periodo, a partire dal 2024, chiediamo che siano assegnati, ogni anno, 5mila alloggi vuoti, nello stato di fatto, a giovani e giovani coppie, con un sistema di garanzie che permetta loro di poter facilmente accedere al credito per la ristrutturazione. Già in questo modo, se si aggiungono i 2mila ristrutturati da Aler, si raggiungerebbero 7mila alloggi assegnati all’anno. In questo modo, in 4 anni si assegnerebbero 28mila alloggi”.
“Per quanto riguarda il lungo periodo, si devono produrre nuovi alloggi popolari e in housing sociale, quindi diventa necessaria una nuova legge sui servizi abitativi che agevoli e semplifichi le assegnazioni, ma non basta. Bisogna intervenire anche sulla legge urbanistica (12/2005) e dare nuovi strumenti ad Aler e Comuni per riqualificare i quartieri popolari, attraverso convenzioni urbanistiche, intervenendo con operatore privati e riconoscendo nuove volumetrie da sviluppare in altezza, dando forte impulso al riuso, anche attraverso l’abbattimento dell’esistente vecchio e la ricostruzione del nuovo, nel rispetto dell’obiettivo dello zero consumo di suolo” conclude Astuti.
Tra le proposte del gruppo Pd anche il ripristino del superbonus, solo per l’edilizia pubblica e con una programmazione decennale.