MALPENSA – La richiesta dell’ampliamento dell’hub di Malpensa, che era stata sottoscritta dai sindaci e dal territorio, è giusta. Anche perché in quel momento era stata dichiarata l’inattuabilità di tutti gli altri progetti da parte di Anac”. Lo ha detto il presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, questa mattina, all’aeroporto di Malpensa, a margine dell’evento di DHL Express Italy, ‘Sostenibilità in azione per il futuro’, con il ministro dell’Economia e Finanze, Giancarlo Giorgetti. “È fuori dubbio – ha sottolineato Fontana – che si stia cercando di penalizzare Malpensa in tutti i modi e i sistemi possibili. Dalla gestione di Alitalia in poi, è stato sempre un susseguirsi di tentativi per depotenziare questo hub. Il nostro scalo però, ha una forza insita tale per cui riesce sempre a dimostrare un’importanza oggettiva che nessuno potrà mai negare”.
“Tutti siamo consapevoli che la sostenibilità sia un elemento imprescindibile per il futuro, ma la sostenibilità deve avere sempre al centro l’interesse dell’uomo, delle persone, dei cittadini. Quindi non può essere ‘ideologia’, non deve trasformarsi nel tentativo di distruggere tutto quello che sta intorno a noi soltanto nel mito dell’ambiente”, ha detto Fontana.
“L’ambiente, ovviamente – ha concluso il governatore – deve essere tutelato, ma ciò deve coniugarsi con il rispetto dell’economia e delle necessità delle donne e degli uomini”.
Giorgetti: “Chi paga la transizione ecologica?”
“Servono migliaia di miliardi per la transizione ecologica e il problema è chi paga”, ha da parte sua il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti. “Si chiede al decisore, alla politica, un sistema di norme e di incentivi – ha spiegato – però bisogna capire chi paga questa transizione ecologica.
“Il tema della sostenibilità è un tema molto importante – ha spiegato il ministro – ed ormai è patrimonio ampiamente discusso e deliberato nel mondo occidentale” “Siamo in un mercato globale – ha aggiunto – e quindi anche le regolamentazioni dovrebbero essere simili da tutti le parti, per creare un mercato all’insegna della leale competizione”. “Ci sono paesi che hanno questa sensibilità molto pronunciata – ha spiegato – mentre altri hanno altri tipi di sensibilità e di priorità. C’è chi ha milioni di persone che lottano per la sopravvivenza, che pensano prima a svilupparsi e poi alla sostenibilità ambientale ed è molto complesso”