Monza – Quindicesimo in griglia, davanti alle due barche sudafricane della Caudwell Racing e al Mad Croc Filip Roms, più un dodicesimo tempo in gara alla nona tornata. Il weekend del monzese Rinni Osculati in Tatarstan si conclude con la soddisfazione di aver confermato i progressi delle ultime uscite, ma anche con l’amaro in bocca per non aver preso la bandiera a scacchi. A Kazan tre giorni di vento fortissimo, con un piccolo problema al pedale dell’acceleratore
che ha costretto la barca numero 3 del Team Nautica a mancare l’appuntamento con il Q2 durante le prove. Un guaio che ha condizionato il regolare svolgimento del warm up, con impossibilità di trovare l’elica adatta per le condizioni del moto ondoso. Nonostante tutto, Osculati in gara era riuscito a risalire sino all’ottava posizione, prima che il forte vento e un’onda anomala facessero letteralmente decollare lo scafo di Osculati, con il pilota finito sott’acqua per diversi secondi prima dell’intervento di soccorso dell’Osprey Team: «Un’esperienza incredibile», ha poi raccontato il driver, «così come l’incontro con il presidente del Tatarstan», che ha seguito il weekend del Gp, vinto da Alex Carella davanti a Ahmed Al Hameli e Philippe Chiappe.
st.ar.
s.arosio
© riproduzione riservata