Fornace di Tradate, modifiche in vista: ma a chi interessa quell’area?

L’operatore di grande distribuzione dovrà sistemare spazi e viabilità. Al momento è nelle mani del liquidatore: cercasi marchi per il futuro

Modifiche in vista dal punto di vista della viabilità che gravita attorno alla Fornace di Tradate. In realtà si tratta di accorgimenti che rientrano in pieno nell’accordo stipulato per garantire la grande distribuzione al centro commerciale di Tradate. Provvedimento certificato poche settimane fa, nell’ultima riunione tenutasi in Regione Lombardia. Incontro che ha accorciato i tempi del procedimento burocratico, dando il via libera alla grande distribuzione.

Tuttavia, per rendere il comparto commerciale meno impattante dal punto di vista viabilistico, l’operatore dovrà compiere alcuni interventi significativi, anche se in fin dei conti non si tratta di stravolgimenti, ma solo di modifiche, comunque di rilievo, per alleggerire il piano del traffico.In particolare si tratta di tre importanti novità, come ha spiegato l’assessore che, insieme alla collega di giunta , ha seguito le fasi della vicenda in prima persona. «Innanzitutto – spiega l’esponente

della giunta di centrosinistra tradatese – dovrà essere ricalibrata la rotonda che si sviluppa sulla provinciale». Non verranno, quindi, realizzate nuove rotatorie, ma si interverrà su quella già esistente, che di fatto segna l’ingresso alla grande area commerciale, ora in grave declino, ma pronta a decollare dopo gli ultimi impulsi arrivati da Regione Lombardia. «Verrà anche regolamentata – aggiunge Beghi – l’area di carico e scarico del comparto commerciale. Ma non solo: tra le opere in programma c’è l’intervento di rifacimento della via Monte San Michele, la strada che dalla rotonda del passaggio a livello appena chiuso ad Abbiate conduce verso la rotonda di fronte alla Fornace. Stiamo parlando di un intervento molto importante, del valore di circa 200mila euro. Un intervento, come gli altri, a carico dell’operatore».

La Fornace, quindi, porterà qualche modifica dal punto di vista viabilistico, anche se le novità più importanti dovranno poi riguardare anche l’aspetto urbanistico. «Una questione – spiega Beghi – che verrà trattata più direttamente dall’assessore Bernardoni». È interessante capire anche quale potrà essere il futuro dell’area: in particolare chi potrebbe acquisirla, con la gestione in mano a un liquidatore che è a caccia di acquirenti. «Per il momento – osserva l’assessore – non c’è un nome di riferimento. Quello che sappiamo, sulla base di quanto ci è stato riferito dall’operatore, è che c’è un interesse diffuso verso l’area, ma nomi non ne sono venuti fuori». In passato si era parlato anche di un possibile investitore cinese, ma quelle indiscrezioni non si sono rivelate fondate, o quantomeno non avrebbero avuto un grande seguito.