Marco Magrini consolida la sua posizione alla guida della Provincia di Varese grazie al sostegno politico di Forza Italia e dei Centristi, emerso nel primo Consiglio provinciale tenutosi giovedì 17 ottobre. Pur senza dichiarazioni di voto esplicite, gli interventi degli esponenti di Forza Italia e dei Civici Moderati hanno confermato la volontà di proseguire il percorso intrapreso sotto la leadership di Magrini.
«Il mio obiettivo è continuare a lavorare in modo inclusivo, valorizzando quanto già realizzato», ha affermato Magrini durante la seduta, delineando le linee guida del suo programma e gli obiettivi futuri. La discussione proseguirà nel prossimo consiglio di fine mese, ma l’appoggio dei Centristi e di Forza Italia rappresenta già un passo importante verso la stabilità politica.
Accordo sulle opere, ma non sulla maggioranza
Nel primo Consiglio provinciale post-elezioni il dibattito è stato acceso. Pur essendo tutti d’accordo sull’importanza delle opere messe in campo da Marco Magrini, le posizioni si sono divise quando si è trattato di decidere chi debba stare in maggioranza. Magrini, sostenuto dai Civici e Democratici, ha cercato di costruire una maggioranza larga, inclusiva di diverse forze politiche, ma le tensioni si sono manifestate soprattutto tra Forza Italia, Fratelli d’Italia e la Lega.
Forza Italia, nella sua componente centrista, ha dimostrato di essere divisa: da un lato l’appoggio al presidente uscente, dall’altro la critica di chi vorrebbe un forte ritorno a una guida di centrodestra. Durante la seduta, Marco Colombo di Fratelli d’Italia ha ironizzato sul modo in cui Magrini “gira intorno alle cose” prima di portarle a termine, sottolineando però che il 95% dei provvedimenti in essere non sono oggettivamente contestabili. Tuttavia, ha rimarcato l’assenza di una chiara visione strategica e politica, dichiarando che Fratelli d’Italia resterà all’opposizione.
Al contrario, i centristi, rappresentati da Mattia Premazzi e Matteo Marchesi, hanno espresso soddisfazione per i risultati ottenuti e hanno proposto di mantenere aperto il dialogo sui temi chiave come viabilità, edilizia scolastica e lavoro. In una posizione simile, Leslie Mulas (Lombardia Ideale), pur ribadendo l’appartenenza al centrodestra, ha affermato che eventuali accordi dovrebbero essere presi su una base valoriale chiara, senza “melasse indistinte.”
Il consigliere del PD Michele Di Toro ha ribadito il successo elettorale del 29 settembre, che ha confermato la continuità amministrativa con Magrini e l’allargamento della maggioranza a una coalizione di centro-sinistra e centristi. Questa dichiarazione ha generato reazioni forti in aula, con Sergio Ghiringhelli (Lega) che ha sottolineato l’importanza di una rappresentanza adeguata del centrodestra, visti i risultati elettorali.
L’intervento finale di Mattia Premazzi ha chiarito che esistono diverse possibili maggioranze, sia con il centrodestra che con il centrosinistra, e ha invitato tutti a concentrarsi sulle tematiche concrete per il bene della Provincia. Magrini ha infine ribadito la sua volontà di mantenere la barra a sinistra, aperto a confronti, ma determinato a governare secondo i valori espressi dalla sua coalizione: “Io voglio la continuità amministrativa. Sono stato eletto da centro sinistra e civici centristi e voglio continuare cosi. Ma ho anche sempre detto che la mia volontà era di mettermi a disposizione della Provincia: sono qui per lavorare al territorio“.
GLI ELETTI
- “La Provincia al Centro – Civici Moderati Popolari”: Mattia Premazzi, Giacomo Iametti, Matteo Marchesi, Enrico Vettori e Pierluigi Gilli.
- “Lega Lombardia Ideale e Civici”: Sergio Ghiringhelli, Leslie Giovanni Mulas e Luca Panzeri.
- “Fratelli d’Italia Giorgia Meloni”: Marco Colombo, Lorenzo Silvio Maiocchi e Franco Compagnoni.
- “Civici e Democratici per la Provincia di Varese”: Fabio Passera, Stefano Bellaria, Michele Di Toro, Carmelo Antonio Lauricella e Alessandra Agostini.