Taipei, 28 mag. (Ap) – Il colosso taiwanese per la produzione di componenti elettronici, nell’occhio del ciclone per un’ondata di suicidi fra i suoi dipendenti, ha deciso di aumentare gli stipendi in media del 20%. L’aumento era già allo studio, fanno sapere dell’azienda, con il consolidarsi della ripresa dell’economia cinese dopo la recessione globale. E sicuramente avrà effetti positivi sul morale del personale: “La tristezza è contagiosa, ugualmente lo è la felicità”, ha affermato un dirigente dell’azienda, che dà lavoro ad oltre 300mila persone: “Auspichiamo che i dipendenti sviluppino un atteggiamento positivo nei confronti della vita”.
Dall’inizio dell’anno 11 dipendenti (10 nello stabilimento di Shenzhen, un altro in una sede distaccata) si sono tolti la vita; tre i tentati suicidi, l’ultimo dei quali proprio ieri.
Oggi si è svolta una manifestazione a Tucheng, nella regione di Taipei, per protestare contro le condizioni di lavoro nella fabbrica e per chiedere aumenti salariali.
Attualmente il salario base presso gli stabilimenti cinesi del Foxconn Technology Group, che produce componenti per Apple, Sony, Nokia, Delle e Hp, è di circa 900 yuan, pari a 130 dollari.
Fcs
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