Mobili, arredo bagno, ma anche illuminazione tecnica: il Made in Italy che piace all’estero ha radici anche a Varese sotto forma di piccole imprese che mixano innovazione e design. Parola di Confartigianato imprese che, negli ultimi anni, ha toccato con mano la possibilità di riscatto in un settore che non si dà per vinto di fronte ai prodotti dell’arredo low cost.
E la sua battaglia la combatte soprattutto all’estero, rispondendo a una domanda di prodotti di lusso.
Dai paesi del Golfo alla Cina la ricetta italiana piace e anche il Varesotto può giocare le sue carte fatte di alcuni punti forti.
«Le nostre piccole e medie imprese – dice Matteo Campari, responsabile del settore internazionalizzazione di Confartigianato Imprese Varese – sono forti di una tradizione familiare nel produrre, essendo spesso imprese che si tramandano da generazioni. Ma hanno anche capacità di innovare e attenzione al design».
Tutti aspetti di successo rispetto alla domanda estera che arriva da Paesi emergenti tra i quali, un ruolo di primo piano, lo giocano sicuramente i Paesi del Golfo dove tutto ciò
che è “bello e ben fatto” facilmente trova oggi un mercato.
«Lo stile italiano qui è molto apprezzato – dice ancora Campari – Una nostra piccola impresa ha lavorato agli arredi di una villa in Arabia Saudita attraverso uno studio di architettura. È stata scelta per la capacità di offrire un prodotto di qualità e prodotti di alta gamma, ma anche per la duttilità rispetto alle esigenze del cliente».
Per aziende di questo tipo (che a livello nazionale rappresentano il 6 per cento del settore manifatturiero e sono per lo più sotto i 20 dipendenti come dimensione) la via maestra in tempo di crisi è ormai quella dei mercati stranieri.
Dove a fare la parte del leone ci sono non solo i mercati dell’arredo domestico, ma anche e soprattutto quelli di alberghi e negozi che richiedono elementi di gusto raffinato sia in fatto di finiture che di illuminazione tecnica e prodotti di gamma.
«Si tratta di strutture – dice ancora Campari – dove i nostri prodotti sono molto richiesti per soddisfare esigenze di arredo che richiamano al lusso e alla ricercatezza del Made in Italy. il gusto italiano piace alla clientela e trasforma gli ambienti in luoghi ricercati». Ma non ci sono solo i Paesi degli sceicchi e far da traino all’export targato Varese dove la filiera dell’arredo casa è presente in modo trasversale dal mobile all’arredo bagno, passando per l’illuminazione tecnica. Per citare una cifra, nel solo 2012, le esportazioni dell’arredo casa sono state, a livello nazionale, pari a un valore di 180miliardi di dollari solo per il mercato cinese.
E i mercati europei? «Francia e Germania hanno subito contrazioni – dice Campari – mentre il Regno Unito tiene. E poi non dobbiamo dimenticare Russia e Stati Uniti». In altre parole per le piccole aziende del Varesotto la sfida si gioca oltre confine e le carte da mettere sul piatto sono comunque quelle della capacità di adattarsi alle esigenze del cliente con un occhio attento alle tendenze e al design.