Parigi, 2 feb. (ApCom) – Un anno fa Nicolas Sarkozy prendeva come
legittima sposa Carla Bruni. Gossip, polemiche, politica e amore
sono stati gli ingredienti dei primi dodici mesi del “menage”
presidenziale. La modella ha tentato di conquistare i francesi
con una nuova immagine di donna di cuori impegnata
nell’umanitario e vestita di abiti sobri. Un po’ Jacqueline
Kennedy e un po’ Lady D, la cantante ha inciso anche un disco
(dal successo contestato), i cui proventi andranno alla Fondation
de France, che intende utilizzare per finanziare opere di
beneficenza.
Più di quella francese, la stampa italiana attribuisce a Carla
Bruni lo statuto di “première dame”, ma anche i media francesi
apprezzano ormai la sua modestia, la sua modernità, la sua
discrezione e… s’interrogano sulla sua influenza sul Capo dello
Stato.
Il 2 febbraio 2008, nella più stretta intimità, Carla Bruni e
Nicolas Sarkozy convolarono a nozze negli appartamenti privati
del Palazzo dell’Eliseo. Fu il primo elemento di correzione
dell’immagine “bling bling”, tutta luccichii e paillettes, del
presidente della Repubblica, dopo gli yatch, i gioielli, il
divorzio da Cécilia del mese d’ottobre (la ex moglie partì subito
con il pubblicitario Richard Attias, del quale è innamorata dal
2005), un divorzio che aveva fatto calare il dubbio sulla
sincerità dell’amore fra i Sarkozy durante la campagna elettorale.
E poi, Carla. “Viviamo una vita tranquilla e ormai abbiamo
trovato il ritmo giusto” ha confidato il presidente nel mese di
gennaio al settimanale Le Point. Sarkozy aveva incontrato la
modella italiana una prima volta durante un incontro all’Eliseo
fra il presidente e alcuni artisti, preoccupati
dell’impossibilità di proteggere le loro opere musicali dopo la
diffusione dei programmi che permettono lo scambio di file
musicali. Aveva chiesto al pubblicitario ex-mitterrandiano e
ormai suo collaboratore Jacques Seguela di poterla rivedere.
Galeotta fu la cena organizzata da Seguela. Nicolas e Carla,
seduti vicini, avrebbero parlato, evidentemente sedotti, secondo
il racconto dei presenti, solo fra loro.
Poi fu il momento di Eurodisney, le prime immagini della coppia;
l’irritazione presidenziale (di facciata?) contro fotografi e
stampa sempre pronti a rubare gli intimi momenti della sua vita
privata. E quindi le vacanze amorose in Egitto alla fine del
2007. Da allora la coppia ha reso le sue uscite più discrete,
profittando in questo dell’esperienza della top-model che un
giorno lontano confessò di “annoiarsi follemente nella monogamia”.
“Come se niente fosse” (è il titolo dell’ultimo disco registrato
all’Eliseo dalla cantante), oggi la 41enne, che ha acquisito la
doppia nazionalità franco-italiana, finge di non sentire le
indiscrezioni sulle scappatelle del marito che ormai circolano
fra gli addetti ai lavori. I presidenti francesi le hanno sempre
lasciate circolare e i cittadini, in un certo senso rassicurati
dalla virilità intima dei governanti, sembrano non voler saperne
di più.
Carla, in un anno, è ormai diventata “ambasciatrice mondiale per
la protezione delle madri e dei bambini contro l’Aids” presso il
Fondo mondiale di lotta all’Aids, alla tubercolosi e alla
malaria. Ha spesso esercitato la sua influenza presso il
Presidente e non sempre è riuscita a sfuggire alle polemiche.
L’Italia non ha ad esempio apprezzato il suo intervento in
favore di Marina Petrella, la terrorista delle Brigate rosse che
minacciava di porre fine ai suoi giorni con un estremo digiuno se
la Francia avesse concesso la sua estradizione in Italia. Carla
Bruni e la sorella regista – dall’anima di sinistra e dalla
pronunciata sensibilità – Valeria Bruni-Tedeschi, erano
intervenute presso Sarkozy affinché “per ragioni umanitarie”
sospendesse l’estradizione. Delle proteste seguirono ma il
presidente le soffoco ricevendo alcune vittime del terrorismo
all’Eliseo.
“Ho dei riflessi epidermici di sinistra” dichiara Carla Bruni
nelle sue interviste. “Accordo molto valore a quello che mi dice.
Le sue riflessioni allargano l’angolo del mio pensiero” confida
il presidente. Nonostante questi dovuti scambi di convenevoli,
l’influenza di Carla rimane di molto inferiore a quella che il
presidente accordava a Cécilia, sua consigliera e collaboratrice
dagli albori della sua esperienza parlamentare dalla metà degli
anni ’80.
Però formalmente la ex modella è perfetta. Attesa al varco
dell’invito a Buckingham Palace e al suo incontro con la Regina
d’Inghilterra, Carla Bruni ha superato senza errori formali il
test. Première dame modello, educata e sobriamente vestita, ha
anche permesso al suo compagno di evitare gaffes che i tabloid
anglosassoni non avrebbero perdonato. Dopo quell’exploit, si è
fatta discreta, sebbene Sarkozy l’abbia inviata a incontrare il
dalai lama, in agosto nel sud della Francia, un modo per
mantenere i contatti con il capo tibetano senza disturbare la
Cina in piene Olimpiadi.
Oggi, nel giorno delle ‘nozze di cotone’, nulla circola sui
festeggiamenti presidenziali. L’agenda di Nicolas Sarkozy è fitta
d’impegni: oltre a preparare la sua prima intervista televisiva
dalla sua elezione, che si terrà giovedì sera al fine di
scongiurare la tensione sociale scatenata dalla crisi e dalle
riforme del Governo, il presidente riceverà in serata (alle 19)
all’Eliseo il presidente dell’autorità palestinese Abu Mazen.
Chissà, potrebbe avversarsi la battuta fatta da Fabio Fazio a
Carlà durante l’intervista di domenica scorsa a “Che tempo che
fa”: “Troverete bene venti minuti per voi…”
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