Parigi, 10 dic. (Apcom) – Per la prima volta la Sncf, l’ente per le ferrovie francesi, è stato condannato da un tribunale a risarcire un passeggero per il ritardo di un convoglio: una sentenza che potrebbe aprire le porte a un diluvio di cause.
La vicenda risale al giugno del 2008, quando l’avvocato Remi Roquette aveva perso caso e giornata di lavoro per colpa di un treno regionale arrivato in ritardo a causa di uno scambio difettoso: il tribunale di primo grado gli aveva dato torto accusandolo di “imprudenza” per aver calcolato solo 17 minuti fra il suo treno e la coincidenza successiva.
Il 22 settembre scorso la corte d’Appello gli ha dato invece ragione considerando che non solo non vi era stata alcuna “imprudenza” da parte sua ma al contrario era la Sncf ad avere “l’obbligo contrattuale di trasportare i passeggeri a destinazione in orario, tanto per i treni di lunga percorrenza quanto per quelli locali”, condannando le ferrovie a pagare 2.836,12 euro per il mancato guadagno professionale, 500 euro per i danni morali e 1.500 euro di spese legali.
La Sncf non ha presentato ricorso, per cui il precedente deve considerarsi ormai parte della giurisprudenza: Roquette da parte sua ha detto di sperare che la sentenza convinca l’ente ferroviario ad occuparsi un po’ di più dei convogli locali e meno dell’alta velocità.
(fonte Afp)
Mgi
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