Francia/ Finisce la straordinaria fuga del ladro di 11 mln euro


Montecarlo, 16 nov. (Ap)
– La fuga di Toni Musulin, diventato una star su internet dopo avere rubato più di 11 milioni di euro il 5 novembre a Lione, si è conclusa oggi con la resa a Montecarlo del portavalori, braccato dall’Interpol.

Arrivato nel Principato a bordo di una moto presa a noleggio, ha dichiarato agli agenti che era ricercato dai servizi di polizia e che era là per consegnarsi: lo ha indicato il direttore della sicurezza monegasca André Mulhberger, precisando che l’uomo sfoggiava una barba di dieci giorni ed era ovviamente molto stanco. “Perchè sia venuto a Montecarlo, resta un mistero e non ha avuto la gentilezza di spiegarcelo”, ha affermato il direttore della sicurezza durante una conferenza stampa. Il governo monegasco ha immediatamente consegnato alla polizia francese il trasportatore di 39 anni, di origine serbo-croata, che si era volatilizzato il 5 novembre con il carico del furgone che guidava.

Toni Musulin è stato preso in consegna dalla polizia giudiziaria di Nizza, al “giardino esotico”, località turistica alla frontiera del Principato di Montecarlo e della Francia. Rappresentanti della polizia giudiziaria di Lione sono stati inviati “nel sud della Francia” per interrogarlo, ha precisato questo responsabile.

In alcuni giorni, Musulin è diventato un star del web, che lo ha acclamato per “l’audacia” di una fuga senza precedenti. Nel social network Facebook gli sono stati dedicati decine di gruppi. Il sito www.abrutishirt.com ha approfittato del battage mediatico per guadagnare denaro dalla vendita di t-shirt con il suo ritratto: una in particolare definiva il ladro “Best driver 2009″. Fama rapidamente venuta meno dopo che si è sparsa la notizia della sua resa.”L’Arsenio Lupin, l’artista, il riferimento, il modello di alcuni non era che un perdente!”, ha ad esempio scritto un internauta su lefigaro.fr.

L’Interpol aveva inviato, su richiesta della Francia, una “nota blu” ai suoi 185 stati membri invitandoli a trasmettere informazioni su identità e attività di Musulin. L’organizzazione di polizia internazionale, la cui sede è a Lione, non sembra tuttavia avere emesso a suo carico un mandato di arresto nella forma debita perché la polizia monegasca, in mancanza di questo documento, non è stato in grado di arrestarlo, almeno formalmente. Musulin è stato condotto al giardino esotico da uomo libero, “senza manette”, secondo una fonte giudiziaria monegasca.

Musulin, dipendente da dieci anni da Loomis, gruppo svedese di trasporto valori, era scomparso il 5 novembre al volante del suo furgone blindato mentre i suoi due colleghi erano entrati nella sede della società. Due giorni dopo, una parte importante del bottino, 9 milioni di euro in banconote di vario taglio – da 5 a 100 euro – era stata trovata dalla polizia in decine di borse e di cartoni in un garage prossimo al luogo dove era stato abbandonato il furgone vuoto. Per furto senza violenza, Musulin rischia tre anni di prigione.

Aqu

© riproduzione riservata