Parigi, 11 apr. (TMNews) – Entra in vigore oggi in tutti i luoghi pubblici della Francia la legge che proibisce di indossare il velo integrale islamico, e cioè burqa e niqab. La Francia, primo paese europeo ad applicare un divieto di questo tipo, farà “rispettare questa legge”, ha assicurato il ministro dell’Interno, Claude Gueant: e già oggi sono scattati alcuni fermi.
La legge – adottata dal parlamento francese l’11 ottobre 2010 dopo un acceso dibattito – riguarda meno di duemila donne, in un Paese che, secondo le stime, conta tra i quattro e i sei milioni di persone di fede musulmana. Secondo la normativa, da oggi sarà vietato coprirsi il volto con un velo, un casco o una maschera negli spazi pubblici, che comprendono strade, giardini pubblici, stazioni e negozi, altrimenti si dovrà pagare una multa. Le forze dell’ordine non hanno tuttavia il potere di levare il velo alle persone che si oppongono, ma queste ultime incorreranno in una sanzione massima di 150 euro o in un corso di educazione civica. Gli uomini che obbligheranno una donna a portare il velo da oggi in poi rischiano un anno di prigione e 30mila euro di multa; pena raddoppiata (due anni di prigione e 60mila euro di multa) se la persona è una minorenne.
La legge contro il velo entra in vigore mentre islam e laicità sono divenuti argomenti di dibattito politico centrali in Francia, ma soprattutto a un anno dalle presidenziali del 2012 e sul fondo di un nuovo avanzamento del Fronte nazionale di Marine Le Pen. Nel giugno 2009 il presidente Nicolas Sarkozy aveva dichiarato che il burqa non sarebbe stato “il benvenuto sul territorio della Repubblica francese”, vedendo nell’indumento un “segno di asservimento” e non un “problema religioso”.
E sono arrivati i primi oggi a Parigi, due donne con indosso il niqab sono state fermate dalla polizia mentre partecipavano a una manifestazione antivelo davanti alla cattedrale di Notre Dame. “Non le abbiamo fermate perché indossavano il velo integrale, ma perché partecipavano a una manifestazione non autorizzata”, ha spiegato Alexis Marsan, commissario all’ordine pubblico, specificando che le donne non avevano il volto coperto.
Da parte sua, il ministro dell’Interno, Claude Gueant ha assicurato che la legge “sarà rispettata” anche se la sua applicazione è difficile. “La polizia e la gendarmeria ci sono per far applicare la legge e applicheranno la legge”, ha ribadito. Secondo Gueant, questa legge controversa mira a difendere “due principi essenziali” della repubblica francese: la laicità e l’uguaglianza tra l’uomo e la donna. “Sono principi sui quali non possiamo transigere”, ha affermato. Ma per il vice segretario generale del Sindacato dei commissari di
polizia, Manuel Roux, la legge sarà di fatto “infinitamente
difficile da applicare e infinitamente poco applicata”.
(Fonte Afp)
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