Parigi, 11 mar. (Apcom) – Il presidente francese Nicolas Sarkozy
confermerà oggi l’intenzione francese di rientrare nel comando
integrato della Nato, dopo oltre 40 anni di assenza, in un
discorso pronunciato in chiusura di un convegno della Fondazione
per la ricerca strategica, opportunamente intitolato “La Francia,
la difesa europea e la Nato nel XXI secolo”
Membro fondatore della Nato, nel 1949, la Francia non è mai
uscita ufficialmente dall’Alleanza ed oggi rappresenta il quarto
paese contributore in fatto di bilancio e il quinto per impegno
militare. Dal 1995, migliaia di soldati francesi sono infatti
impegnati nelle tre grandi operazioni condotte
dall’organizzazione transatlantica, in Bosnia, in Kosovo e in
Afghanistan.
Nel 1966 tuttavia, il generale Charles de Gaulle decise di
sbattere la porta in faccia al comando integrato della Nato, in
nome della tutela della sovranità della Francia in fatto di
politica estera. In quel periodo Parigi sviluppava il suo
programma nucleare.
Quattro decenni più tardi, Sarkozy ha deciso di invertire la
rotta e riportare la Francia all’interno del comando integrato,
suscitando pareri opposti e numerose polemiche all’interno della
sua stessa maggioranza e nell’opposizione. Alcuni esponenti del
suo stesso schieramento politico, infatti, hanno lamentato un
taglio con l’eredità gollista mentre l’opposizione ha denunciato
un’iniziativa suscettibile di rovinare l’immagine di una Francia
indipendente.
L’ultimo ostacolo per il ritorno della Francia nel comando
integrato della Nato sembra essere il voto di fiducia chiesto dal
governo ai parlamentari francesi. L’Assemblea esprimerà la
propria opinione nella giornata di martedì prossimo, quando si
discuterà, più in generale, delle scelte di politica estera della
Francia e del summit dell’Alleanza in programma il prossimo 3 e 4
aprile a Strasburgo e Kehl.
Coa
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