Strasburgo, 3 gen. (Apcom) – Le ha ammazzate il padre: è una “tragedia della separazione” secondo le autorità di Haguenau, quella che ha visto morire tre bambine fra i 5 e i 13 anni. I pompieri richiamati in una casa in fiamme in Alsazia, sud ovest della Francia, hanno trovato i corpicini sgozzati delle tre piccole, e il cadavere carbonizzato di un uomo che potrebbe appunto essere il genitore: lo dirà il test del Dna.
La madre è stata interrogata dalla polizia e viene definita “in stato di shock”.
Ma gli inquirenti fanno capire come sono andare le cose. Cyril Mesbah, di origine marocchina, lo scorso agosto era stato condannato a 15 mesi di carcere di cui 3 senza condizionale per violenze sulla moglie. Liberato il 5 novembre, era sotto diffida e non poteva avvicinarsi alla donna, che aveva lasciato il domicilio coniugale il 31 agosto con le bambine. Ma Cyril Mesbah aveva ottenuto il diritto di vedere le figlie.
La drammatica storia rischia dunque di creare un vespaio di polemiche sui servizi sociali e sulla polizia. Le bimbe – Sabrina, 5 anni, Narjiss, 11 anni, e Nivine, 13 – avevano passato il Capodanno dai nonni paterni, a 500 metri dalla casa del padre. “Le tre bambine sono state uccise con un coltello, avevano segni all’altezza del collo” ha detto la procura. E aggiunge che l’incendio che ha carbonizzato il cadavere e richiamato i pompieri nella casa, verso le 8 del mattino, era “volontario: sono stati trovati diversi focolai” e delle tracce di benzina. Dunque un probabile suicidio.
Ieri in Francia è stato incriminato un sessantenne per stupro ed omicidio della donna con cui viveva, a Rambouillet. Sempre ieri un cinquantenne, padre di tre figli, è stato trovato morto con una donna di 38 anni in una automobile a Pont-Croix in Bretagna: probabimente un caso di omicidio-suicidio. L’uomo ha lasciato una lettera in cui spiega di volersi suicidare e assicura che la donna voleva condividere il suo destino. Anche lei aveva tre figli.
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