MILANO – La questione è apparentemente “tecnica”. Facciamo un po’ di chiarezza, partendo dall’inizio: Riccardo De Corato, storico esponente della destra milanese, si è dimesso da assessore alla Sicurezza della giunta Fontana per correre alle politiche del 25 settembre. Contestualmente ha presentato le sue dimissioni anche da consigliere regionale, posto che si era conquistato nel 2018 ma che, una volta diventato assessore, aveva lasciato, a Franco Lucente, primo dei non eletti di Fratelli d’Italia, poi nominato capogruppo. L’Aula del Consiglio, per prassi istituzionale, però respingerà le dimissioni nell’unica seduta programmata da qui alle politiche, il prossimo 8 settembre. Ne consegue che formalmente De Corato resterà consigliere almeno fino al voto, mentre Lucente si ritroverà fuori dall’assemblea regionale.
In questo scenario il partito di Giorgia Meloni si è ritrovato a dover scegliere un nuovo capogruppo in Regione. Scelta ricaduta su Barbara Mazzali, l’altra eletta originaria del 2018 insieme a De Corato.
E qui entrano in gioco i rumors dei ben informati. La Mazzali sarebbe legata alla componente che fa capo alla coordinatrice regionale Daniela Santanché e all’ex senatore e assessore forzista Mario Mantovani, che, una volta approdato alla corte meloniana, ha ottenenuto la soddisfazione di veder eletta in parlamento la figlia Lucrezia. Franco Lucente, invece, è dato vicino al deputato (ricandidato) Marco Osnato, genero di Romano La Russa. Ma attenzione, qui si apre un altro capitolo delle vicende milanesi e lombarde di FdI. I posizionamenti di Osnato e della famiglia (politica) dei La Russa non sarebbero così convergenti da qualche tempo, tanto da avere ormai il primo una sua “corrente” parallela. Difatti il posto da assessore alla Sicurezza di De Corato è stato preso dallo stesso Romano La Russa, fratello di Ignazio, quando per giorni era circolato insistentemente proprio il nome dell’osnatiano Lucente.
Un bell’intrigo dunque in casa di Fratelli d’Italia in Lombardia, dove è in atto un braccio di ferro che vede prevalere i potenti La Russa e gli altrettanto potenti Santanché-Mantovani. Il momento del partito della lanciatissima Giorgia Meloni però è talmente felice da spegnere sul nascere, almeno in apparenza, qualsiasi polemica interna. In questo senso le parole di Lucente nel cedere il ruolo di capogruppo in Consiglio Regionale a Barbara Mazzali sono assolutamente concilianti: “Da sempre ho messo l’interesse del Partito prima del mio nella mia azione politica e anche questa volta non sarò da meno… sarò al fianco dell’amica Barbara con la stessa intensità e passione che lei ha dimostrato in questi quattro anni e mezzo vicino a me! Ci aspettano grandi sfide per la Lombardia per i prossimi cinque anni e io sono proiettato su questo e null’altro, tanto è vero che – a differenza di altri colleghi consiglieri – non ho nemmeno presentato la proposta di candidatura per le elezioni politiche!”.
Tutto a posto dunque? Niente “fratelli coltelli”, come dice qualche allusione maligna? Non resta che attendere gli esiti elettorali, nazionali e regionali, e vedere cosa succede.