Frontale in via Verdi: Renzo Bossi salvato dall’airbag. In ospedale, invece, la quarantenne alla guida della seconda vettura coinvolta nello schianto.
L’incidente è avvenuto poco prima delle 13 di ieri, all’altezza della farmacia che si affaccia su via Verdi. Bossi jr, soprannominato il Trota, ex consigliere regionale, che oggi si dedica invece alla sua azienda agricola senza più avere nulla a che fare con la politica, era alla guida di un’Alfa Romeo nera. L’auto viaggiava in direzione Gemonio, dove vive il Senatur Umberto Bossi, padre di Renzo e fondatore della Lega Nord. Pare che il Trota stesse raggiungendo proprio l’abitazione del padre per una visita.
La seconda vettura coinvolta è una Fiat Punto vecchio modello, guidata da una quarantenne. La dinamica dell’accaduto è ancora al vaglio degli agenti della polizia locale del Medio Verbano, i quali sono subito intervenuti sul posto con i vigili del fuoco di Varese e Laveno Mombello, e i mezzi Areu, che ha inviato ambulanza e automedica.
Stando ai primi accertamenti pare che la Punto stesse svoltando in direzione della farmacia nel momento in cui è avvenuto lo schianto.
Bossi è stato salvato dall’airbag: è stato trasportato in ospedale per accertamenti, ma dallo schianto è uscito praticamente illeso. Ferita, per fortuna non in modo grave, la quarantenne alla guida della Punto: la donna è stata trasportata all’ospedale in codice giallo. Le sue condizioni non destano preoccupazione.
Sono adesso in corso tutte le verifiche del caso per accertare in maniera puntuale e definitiva fatti e responsabilità. Al vaglio degli agenti sarebbe anche la velocità alla quale entrambe le auto viaggiavano al momento dell’impatto.
L’incidente ha costretto gli agenti a chiudere via Verdi, nome che la Statale 394 prende in quel tratto, nel punto interessato dallo schianto per consentire ai soccorritori di operare in sicurezza.La chiusura di una delle principali arterie viabilistiche della zona ha causato code, ingorghi e rallentamenti.
La viabilità è stata completamente riaperta un’ora dopo lo schianto. I rallentamenti causati anche dai curiosi che, riconoscendo il Trota, hanno cercato di avvicinarsi al luogo dell’incidente per vedere cosa fosse accaduto.