VALGANNA Oltre due ore di rilievi della polizia scientifica, testimonianze e analisi dopo l’incidente. Questi gli elementi che vanno a comporre il fascicolo sulla morte di Alessandro Pappalardo, operaio frontaliere di 33 anni residente a Ganna, frazione di Valganna, deceduto mercoledì verso le 12.40 in via Collinetta, nella località ticinese di Montagnola, nel comune di Collina d’Oro. Un dramma del lavoro che riporta di attualità il tema della sicurezza anche in Canton Ticino. Fatale, per il giovane operatore ecologico varesino, sposato e padre di due figli piccoli di 2 e 6 anni, l’impatto con il mezzo della raccolta rifiuti con cui lavorava.
Un investimento accidentale ad opera del collega, un altro frontaliere di 24 anni residente nel Luinese, poi ricoverato in stato di choc all’ospedale di Lugano. Stando a quando finora raccolto dalla polizia cantonale, coordinata dalla procuratrice pubblica Marisa Alfier, sembra infatti che l’autista avesse appena inserito la retromarcia senza accorgersi della presenza del collega a terra. Così lo ha urtato ed in seguito travolto con la parte posteriore del veicolo pesante. Questo almeno è quanto avrebbe ammesso lo stesso collega di Pappalardo. L’incidente si è verificato in pochi attimi, in modo così rapido da non dare il tempo ad un terzo operatore ecologico, anche lui al lavoro praticamente a ridosso del mezzo, di intervenire e in qualche modo riuscire ad evitare la tragedia.
Intanto a Ganna si aspetta la data dei funerali che saranno fissati non appena arriverà il via libera della magistratura ticinese per la sepoltura. La comunità è sotto choc e si è stretta intorno ai familiari dello sfortunato frontaliere.
b.melazzini
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