CANTELLO Frontiere sempre calde tra Varesotto e Canton Ticino. Con il fenomeno dei pendolari del crimine finito ancora una volta al centro delle cronache delle ultime ore. L’ultimo allarme in ordine di tempo è, infatti, risuonato martedì proprio a Stabio. Quando, poco dopo la metà della mattinata, sono scattate le manette ai polsi di due stranieri provenienti dall’Italia, intercettati in via Santa Margherita. Stando alle forze dell’ordine ticinesi si tratta, infatti, di due presunti rapinatori. Per questo un 44enne e di un 25enne, entrambi residenti nell’Est Eruopa, fermati dalle Guardie di confine, sono stato arrestati.
I due, come riferiscono il Ministero pubblico, la Polizia cantonale e le Guardie di confine, si trovavano a bordo di una motocicletta con targhe italiane, risultata rubata, erano armati e provenivano proprio dal nostro Paese. In pratica avevano attraversato la frontiera per mettere a segno una o più rapine in Ticino. Dopodiché sarebbero ripassati dal Varesotto e da lì nel Milanese dove con ogni probabilità contavano di far perdere le loro tracce.
Non hanno però fatto i conti con i nuovi dispositivi antirapina organizzati proprio dopo l’ultima ondati di assalti a ridosso della frontiera. Il fermo, infatti, è avvenuto nell’ambito dei dispositivi interforze «DisComo». Nel caso specifico si è trattato di un’operazione antirapina, in atto da alcune settimane e coordinata dalla Polizia cantonale. I due sono ora nelle mani della polizia giudiziaria che si occupa dell’inchiesta, coordinata dalla Procuratrice pubblica Margherita Lanzillo. L’indagine dovrà chiarire anche l’eventuale coinvolgimento dei due arrestati in altri assalti avvenuti di recente nel Mendrisiotto. A. Pag.
b.melazzini
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