Frosinone e Varese in casa hanno lo stesso ruolino di marcia: tre vittorie, due pareggi, zero sconfitte. Undici punti. Eppure in classifica i laziali sono, con il Carpi, davanti a tutti, mentre i biancorossi sono (senza penalizzazioni) due punti sopra la zona play out.
La differenza, dunque, la fanno i punti accumulati in trasferta: sette per il Frosinone, uno per il Varese. Ritorniamo, quindi, a quanto scritto ieri. Per una salvezza agevole, Bettinelli ed i suoi ragazzi devono svoltare nella raccolta punti lontano da Masnago.
Nell’atteggiamento, nel gioco, nelle coperture difensive.
Non sarà facile farlo stasera, perché al Matusa il Frosinone ha subito un solo gol (Donati del Bari) ed i cinque segnati pesano come macigni in classifica. Di fronte la miglior difesa di serie B, contro quella che ha subito più reti. Solo cattive notizie dunque per il Varese? No, perché i laziali dovranno fare a meno dello squalificato Gucher: l’austriaco compone a capolista.
Altra notizia positiva, lo schieramento. Stellone pratica il 4-4-2, schema di gioco che Bettinelli conosce alla perfezione e che ha già dimostrato di saper battere. Anzi – Bari a parte – le migliori prestazioni del Varese sono arrivate proprio contro avversari schierati a specchio: Spezia e Trapani. Servirà attenzione dietro (soprattutto per i movimenti di Paganini, un tipo alla Callejon, abilissimo a gettarsi negli spazi e tagliare verso la porta avversaria) e tanta, tanta corsa. Si perché il Frosinone corre molto. Soprattutto in casa, dove può anche sfruttare le misure del campo che non sono uguali per tutti.
E no traggano in inganno le tribune vicine al rettangolo di gioco. Perché il Matusa, a fronte di una larghezza normale, è lungo 110 metri. Ben 5 in più, ad esempio, del Franco Ossola. E cinque metri in più, quando hai di fronte chi corre tanto, possono diventare infiniti. A maggior ragione dopo aver giocato tre giorni prima.
Servirà, dunque, anche freschezza atletica. Magari qualche cambio, soprattutto nei ruoli che comportano un maggior dispendio di energie. Sabato ad esempio Neto Pereira, Lupoli e Falcone sono usciti stremati.
Qualche considerazione di tipo atletico dovrà essere fatta. Per fortuna – del Varese s’intende – la partita successiva arriverà un giorno dopo rispetto a quelle di tutti gli altri.
Un bel vantaggio, che consentirà di preparare con meno ansia l’arrivo (domenica, alle 18, a Masnago) del Modena di Novellino.