LONATE POZZOLO Tragedia sfiorata a Lonate Pozzolo per colpa dello scaldabagno. Un’intera famiglia, mamma e due bambini piccoli, sono stati ricoverati in ospedale a Gallarate dopo aver esalato (sembra per giorni) del monossido di carbonio a causa della cattiva combustione dell’impianto di riscaldamento della loro villetta al civico 83 di via Dante Alighieri. Dal Sant’Antonio Abate fanno sapere che non sono in pericolo. La madre, 37 anni, è quella le cui condizioni sembrerebbero più serie data l’elevata
concentrazione di monossido rinvenuta nel sangue. Solo lievemente intossicati i due figli, 9 e 3 anni, anche loro tenuti in osservazione, precauzionalmente. L’incidente, è accertato, è stato provocato da un difetto del sistema a gas utilizzato per produrre acqua calda e dall’insufficiente areazione dei locali. La giovane mamma si è sentita male venerdì verso le 7, ma era già da alcuni giorni che avvertiva strani malesseri passeggeri. Proprio a causa della scarsità di ossigeno presente nell’aria, infatti, una delle caldaie in uso all’abitazione aveva continuato a spegnersi inspiegabilmente nei giorni precedenti. La donna, pensando ad un malfunzionamento, ha continuato a riaccenderla, provocando così l’aumento della quantità di monossido di carbonio nell’aria fino al livello massimo di saturazione.
Oltre ai soccorritori del 118 e ai vigili del fuoco del distaccamento del Sempione, in via Dante sono intervenuti anche carabinieri, Asl e polizia locale. Le misurazioni effettuate hanno evidenziato un’elevata percentuale di monossido di carbonio nell’aria in tutti e due i piani. Cosa che ha obbligato a mettere sotto sequestro tutti gli apparecchi a gas per impedirne l’utilizzo.
s.bartolini
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