VARESE – Sembrava imminente l’avvio della conferenza dei servizi per decidere quale proposta di riqualificazione accettare per il nuovo stadio Franco Ossola, ma tutto è stato rimandato di altri due mesi. La causa del rinvio è una comunicazione ricevuta dal Comune di Varese martedì 3 agosto: la Soprintendenza ha stabilito che il velodromo, la cui inclusione era stata resa obbligatoria con una modifica al bando lo scorso maggio, non è più necessario. Questo cambiamento obbliga i proponenti a rivedere le loro proposte, e il Comune ha deciso di riaprire i termini del bando, che ora scadranno il 12 novembre 2024.
La decisione della Soprintendenza, comunicata dalla Commissione regionale per il Patrimonio Culturale del Ministero della Cultura, annulla il vincolo culturale sul complesso sportivo dello stadio e del velodromo. Inizialmente, ad aprile 2024, la Soprintendenza aveva suggerito di includere la realizzazione di un velodromo permanente nel bando, per preservare e valorizzare il velodromo “Luigi Ganna”. Questo aveva portato il Comune a modificare il bando per permettere l’inclusione del velodromo nelle proposte di riqualificazione.
Di conseguenza, erano arrivate due manifestazioni di interesse: una da parte di SFRE Srl, in collaborazione con Grandi Architetture & Partners e PFM & Partners, e l’altra da Aurora Immobiliare Srl e Città di Varese. Tuttavia, con la nuova indicazione della Soprintendenza che elimina l’obbligo del velodromo, il Comune ha deciso di ripubblicare l’avviso per garantire massima trasparenza e permettere a nuovi proponenti di partecipare. La conferenza dei servizi è stata riconvocata per il 22 novembre 2024.