– “Fumata” grigia sul Ponte di Vedano: la conferenza di servizi che si è tenuta ieri è stata aggiornata a domani, ultimo giorno utile prima della chiusura del tavolo tecnico.
Lo slittamento è stato richiesto da Regione Lombardia che si è presa altre 48 ore di tempo per sciogliere i dubbi sulla sostenibilità viabilistica del progetto Bricoman, dopo le riserve espresse pochi giorni fa. Il sindaco di Vedano, , in prima linea per sostenere il progetto che prevede la realizzazione di due negozi,
un Bricoman e un Decathlon (del cui intervento si riparlerà più avanti), resta in bilico.
«Ci auguriamo – scrive il sindaco in una nota ufficiale – che l’ulteriore rinvio chiesto da Regione Lombardia serva a sciogliere gli ultimi dubbi e a portare al tanto auspicato via libera di un intervento di riqualificazione che è di grande importanza, dal punto di vista sia ambientale che economico (un investimento di oltre 25 milioni di euro) per il nostro territorio (e non solo per Vedano ma per l’intero comparto territoriale). Crediamo che il progetto, a maggior ragione con le ultime modifiche introdotte dagli operatori, sia oggi pienamente compatibile, anche sul piano della viabilità come peraltro già riconosciuto anche dalla Provincia di Varese».
Gli operatori hanno lavorato in questi giorni per migliorare l’ipotesi viabilistica: «È stata ottimizzata ulteriormente l’ipotesi iniziale – dice Citterio – con l’aggiunta di una sesta corsia con conseguente concertazione sulla consegna degli elaborati, aggiornati. Giovedì 20 novembre sono stati inoltrati i documenti utili per la valutazione della sostenibilità commerciale principale parametro, come previsto dalla normativa regionale, per la concessione dell’autorizzazione commerciale. Infine venerdì 21 nel primo pomeriggio sono stati recapitati anche gli elaborati relativi alla viabilità che richiedono una complessa modellazione con tempi di calcolo piuttosto lunghi. Siamo sicuri che questo rinvio porterà finalmente a una valutazione positiva del progetto; in fondo sarebbe incomprensibile per i cittadini il rifiuto di una autorizzazione che prevede la bonifica di 20.000 metri quadrati di eternit nell’interesse della salute di tutti e di 120 posti di lavoro in tempi di crisi, solo per citare alcune delle argomentazioni».
Citterio ha ribadito i punti di forza del progetto: «Si tratta – sottolinea – di una grande struttura di vendita non alimentare, assolutamente non di un centro commerciale, quindi con una frequentazione molto inferiore e rivolta a un settore commerciale molto ben delimitato e circoscritto. Parteciperemo quindi alla decisiva Conferenza di mercoledì 26 determinati e fiduciosi che una simile opportunità, la quale vede il favore della popolazione e della maggior parte dei comuni interessati, non verrà persa sulla base di motivazioni che apparirebbero, a questo punto, davvero incomprensibili».