ITALIA – Uno dei personaggi più affascinanti del mondo dei fumetti, compie oggi 37 anni. Il 26 settembre del 1986 uscì in edicola il primo numero di Dylan Dog, con un esordio estremamente deludente che mai avrebbe lasciato pensare che sarebbe diventato un “cult” famoso anche tra quanti non sono appassionati della galassia comics. Bello, avvolto da un’aura di malinconico mistero, con un fascino che nasce dal distacco di quanti si trovano ad avere a che fare con “quelle
cose sconosciute che stanno tra il cielo e la terra”, Dylan Dog viene subito presentato come l’investigatore dell’incubo, colui che non teme mostri e orrori che nelle storie delle quali è protagonista sono tangibili e pericolosi. L’idea del personaggio, o meglio, di un fumetto nuovo viene a Sergio Bonelli, proprietario della casa editrice, e al direttore generale Decio Canzio nel 1985. Prende corpo l’idea di un horror e il nome del protagonista scelto provvisoriamente e poi rimasto tale, è Dylan Dog, un giovane investigatore “dell’incubo”, di una trentina d’anni. Il personaggio avrà il volto dell’attore Rupert Everett. La prima uscita del 26 settembre 1986, però, fu una sorta di clamoroso fiasco, perché quel primo numero era fermo sugli scaffali delle edicole. Due settimane dopo, però, arriva la telefonata del distributore, che annuncia il “tutto esaudito” delle copie in edicola. Nel giro di pochi anni Dylan Dog diventa un best seller che porta Tiziano Sclavi, il grande fumettista dalla cui penna prende vita il bello e maledetto Dylan, a vincere il premio Yellow Kid come miglior autore, mentre nel 1991 le copie vendute superano perfino delle di Tex Willer: Dylan è anche un’icona di stile. Veste sempre nello stesso modo, camicia rossa sotto una giacca nera, jeans e scarpe Clarks, ha circa 35 anni, è alto 1,85, pesa 78 chili, ha un passato da alcolista e beve aranciata, suona il clarinetto, non fuma ed è vegetariano, legge, non ama la tecnologia ed è il primo ad essere scettico su mostri e orrori.