ARCISATE Finisce fuori strada e racconta ai genitori che gli hanno rubato l’auto: denunciato per simulazione di reato. La bugia è durata un paio di giorni, poi, lo studente di 20 anni residente ad Arcisate, è crollato davanti alle certezze dei carabinieri. Una bugia inutile, per altro, figlia del panico e forse di brutti trascorsi stradali, costruita così in fretta e furia per nascondere un banale incidente stradale. Due giorni prima della denuncia, infatti, il ragazzo è finito fuoristrada mentre tornava da una serata con amici a Porto Ceresio. Un incidente banale: lo studente non ha tenuto l’auto ed è finito in un fossato dopo aver perso irrimediabilmente il controllo.
Uscito illeso dalla carambola il giovane si è lasciato prendere dal panico e si è inventato qualcosa lì per lì dichiarando che la macchina gli era stata rubata; del furto si sarebbe accorto soltanto a fine serata. L’auto nella scarpata? Nessun dubbio, colpa del ladro maldestro, non certo sua che, vittima di un furto, non avrebbe potuto trovarsi al volante.
La storia faceva acqua ovunque; ai carabinieri sono bastati accertamenti rapidi dopo il ritrovamento dell’auto, per ricostruire i movimenti del giovane. Perché qualcuno vede sempre qualcosa e lui pare sia stato visto salire sulla propria auto. A quel punto è scattata la denuncia per simulazione di reato
b.melazzini
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