VENEGONO SUPERIORE Raffica di furti in casa nella via del sindaco di Venegono Superiore, Ambrogio Crespi. Per sua fortuna il primo cittadino se l’è scampata ma lo stesso non possono dire altre famiglie che si sono viste saccheggiare casa da una banda di professionisti dello scasso, forse provenienti dall’est Europa.
Sono almeno quattro le case svaligiate tra la via Moncinisio, strada nella quale vive il primo cittadino, eletto nell’ultimo fine settimana, e alcune parallele a partire da via Parini. I furti sono avvenuti in piena notte. I ladri, dopo aver forzato porte e finestre, si sono introdotti nelle abitazioni in cerca di contanti e preziosi. In un paio di appartamenti, hanno approfittato del fatto che gli inquilini stessero dormendo. In pochi minuti gli scassinatori hanno potuto raggranellare il bottino, costituito da soldi e monili, per poi muoversi verso altre abitazioni e villette. Una quantificazione precisa del bottino complessivo deve essere ancora effettuata. Fatto sta che dopo un lungo periodo di pausa i “topi” d’appartamento sono tornati in azione nelle residenze della città.
Stando alle prime informazioni, in un paio di casi i ladri si sarebbero intrufolati anche in case vuote, oggetto di ristrutturazione rubando materiale di costruzione. Il sindaco Ambrogio Crespi era già a conoscenza dei furti avvenuti in paese tanto da aver mobilitato le forze dell’ordine. «Abbiamo avvisato le autorità – spiega il neo eletto primo cittadino – ho incontrato un’altra persona che vive vicino al cimitero e anche a lei hanno svaligiato casa. Il messaggio che stiamo diffondendo è di assicurarsi che porte e finestre siano chiuse e di prestare attenzione ai movimenti sospetti. Bisogna stare sull’attenti».
Il sindaco ha chiesto collaborazione alla cittadinanza: «Bisogna darsi una mano – dice – ho una casa in Valsesia e lì succede normalmente che ci si aiuti, quando qualcuno vede fatti strani li segnala. Tra vicini diamoci un occhio gli uni con gli altri, è un sistema che può funzionare». Il Comune sarebbe già pronto a investire risorse per la sicurezza: «Il 13 giugno – spiega – faremo il primo consiglio comunale e saremo operativi. Dobbiamo cominciare ad analizzare ogni aspetto del bilancio tenendo conto del patto di stabilità. Servono le telecamere, se ci sono le risorse faremo tutto ciò che si deve fare per potenziare la sicurezza». L’occhio della videosorveglianza potrebbe iniziare a vigilare soprattutto nelle zone periferiche.
m.sada
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