LAVENA PONTE TRESA Sono accusati di aver compiuto furti in Canton Ticino e non è escluso agissero anche nella fascia di confine del Varesotto, dove cercavano di riparare con la merce sottratta. Sono stati intercettati, infatti, ancora dei ladri a Ponte Tresa, proprio nei pressi della dogana.
Dopo il caso dei due giovanissimi di etnia rom bloccati a fine dicembre con migliaia di franchi di refurtiva nascosta nelle loro valigie, martedì è stata la volta di tre uomini.
Bloccati e sottoposti a fermo di polizia, nel tardo pomeriggio, al termine di un’operazione che ha visto coinvolti le Guardie di confine e la polizia cantonale. I tre, due georgiani di 44 e 31 anni, e un altro cittadino straniero residente in Svizzera, di 30, sono stati sorpresi nei pressi della rotonda di Madonna del Piano, nel corso di un controllo stradale lungo la direttrice che collega il valico di Ponte Tresa e quello di Cremenaga.
La loro vettura, proveniente da Ponte Tresa, ha insospettito gli agenti che hanno così deciso di verificare attentamente la situazione.
I loro dubbi, infatti, si sono poi concretizzati nel corso della perquisizione dei bagagli, all’interno dei quali è stata rinvenuta diversa merce di dubbia provenienza, parte della quale è già stata riconosciuta come la refurtiva sottratta in occasione di un furto con scasso avvenuto nel Luganese nei giorni scorsi. Tra gli oggetti rubati un paio di computer portatili e alcuni gioielli. L’inchiesta prosegue così per accertare le responsabilità del terzetto, al momento accusato dei reati di furto e ricettazione. Le indagini sono coordinate dalla procuratrice pubblica Marisa Alfier.
A. Pag.
f.artina
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