BUSTO ARSIZIO – Il Teatro Sociale di Busto Arsizio sta attraversando una fase di grande incertezza, con una notevole difficoltà a generare reddito e una vulnerabilità patrimoniale che preoccupa gli enti coinvolti. A causa di queste problematiche, la Fondazione Comunitaria del Varesotto ha deciso di intraprendere una serie di riflessioni sul futuro del teatro, a partire dalla nomina di un nuovo consiglio di amministrazione, dopo le dimissioni di tutti i membri lo scorso 3 febbraio.
Durante il consiglio, presieduto dal nuovo presidente Federico Visconti, ex rettore della Liuc, è stato approvato un documento programmatico che segnerà la direzione futura della Fondazione, recependo anche gli indirizzi di Fondazione Cariplo.
Il Teatro Sociale di Busto Arsizio è stato uno dei temi principali in discussione, e Visconti ha sottolineato l’urgenza di intraprendere azioni concrete per il suo rilancio. “Risultati e prospettive alla mano, non ci sono alternative. Su quello che un tempo era considerato un ‘mission related investment’, è necessario avviare un’immediata riorganizzazione e riposizionamento,” ha affermato il presidente, facendo chiarezza sulla necessità di un intervento deciso per salvaguardare il futuro del teatro.
Le dimissioni di Luca Galli, che aveva acquisito il teatro durante la sua presidenza della Fondazione e fino a pochi giorni fa era alla guida della società Teatro Sociale Srl, rappresentano il primo passo verso una nuova gestione. Al momento, non sono ancora definiti i dettagli su come avverrà la riorganizzazione, ma è evidente che la Fondazione ha deciso di intraprendere un percorso di cambiamento per restituire vitalità alla struttura e al suo ruolo culturale nella città di Busto Arsizio.