Washington, 8 ott. (Apcom) – L’agenda della cena di lavoro, così è definita dalla presidenza canadese, nella sua flessibilità prevede comunque tre punti. Il primo riguarda lo stato dell’economia mondiale al quale verrà dedicato il grosso della discussione, con la disamina dei principali rischi di breve periodo e le necessarie azioni per contrastarli. Una verifica, di fatto, dell’efficacia della ‘cornice’ decisa dal G20 per conseguire una crescita globale forte e sostenibile dopo la devastante crisi finanziaria che ha investito tutto il mondo.
Ma la cena di Pennsylvania avenue che si svolgerà a pochi metri anche dalla National Gallery, uno dei più importanti musei d’arte del mondo, consentirà anche di affrontare lo spinoso nodo della riforma della governance del Fondo Monetario Internazionale per attuare l’impegno dei capi di Stato e di governo del G20 ad attuarla entro la fine di novembre. In discussione la richiesta di maggior peso nel board dell’istituzione da parte dei principali Paesi emergenti e poveri con l’Europa che finora ha offerto di rinunciare a due seggi, che diventerebbero così a rotazione. La proposta è stata finora giudicata insufficiente anche dagli Stati Uniti, che nmel board Fmi detengono anche un sostanziale diritto di veto. E nuove idee che possano ‘rompere’ questa contrapposizione potranno essere esaminate al tavolo informale.
Ultimo, punto, non certo in ordine d’importanza, è quello della riforma del settore finanziario, con le nuove regole di Basilea per una maggiore capitalizzazione delle banche internazionali che sono in attesa del sigillo finale da parte del vertice di Seoul di novembre.
Bol
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