L’Aquila, 10 lug. (Apcom) – Dal tardo pomeriggio di ieri sono arrivate all’Aquila delegazioni dei movimenti no global soprattutto dall’estero. Sono in particolare francesi, olandesi e tedeschi che hanno come punto di riferimento l’area verde del parco Unicef, gestita dai comitati cittadini per la ricostruzione sociale del capoluogo.
Il grosso dei no global, però, è atteso per stamane, quando avrà inizio la marcia per L’Aquila organizzata dai movimenti e dai comitati di base. L’appuntamento – raggiungeranno L’Aquila con pullman e mezzi propri – è previsto per le 12 alla stazione di Paganica. Il corteo si dovrebbe mettere in marcia intorno alle 14. Dai centralini del sindacato Cobas – responsabile per l’organizzazione dei pullman – fanno sapere che le iscrizioni sono in aumento rispetto ai giorni scorsi. Il motivo: “L’ondata di arresti a Roma e in altre città italiane ha fatto scattare la mobilitazione di massa”. Ma nessuno azzarda di dare una cifra sulle presenze. La marcia sarà di otto chilometri e raggiungerà la città in pieno centro storico.
All’iniziativa di domani non aderiscono i movimenti cittadini per la ricostruzione sociale. Fatta eccezione per l’associazione aquilana ‘Epicentro solidale’. Ufficialmente i comitati, dopo due giorni di iniziative, hanno in programma soltanto la festa di addio ai grandi della terra prevista per sabato sera. Al momento però i movimenti aquilani sono in assemblea perchè una parte di questi vorrebbe dare una sorta di benvenuto a Paganica ai movimenti no global. La maggior parte dei comitati è però preoccupata di dare una benedizione a una marcia che potrebbe provocare incidenti che non sarebbero capiti e accettati dalle famiglie che vivono da tre mesi nelle tendopoli.
Bnc/Lux
© riproduzione riservata