L’Aquila, 8 lug. (Apcom) – A guardare il vertice dell’Aquila, le
femministe di tutto il mondo possono solo dirsi “speriamo che in
settembre la rieleggano”. Di donna ce ne è una sola: si chiama
Angela Merkel e la ‘cancelliera tedesca’ spiccherà da oggi in
mezzo a una folla di colleghi maschi, dai compagni leader del G8
ai presidenti e premier di paesi africani e sudamericani, nonché
segretari generali e capi di Fondi internazionali, Banche
mondiali, Partnership per lo sviluppo africano, Nazioni Unite
eccetera eccetera.
Compagnia femminile, Angela ne avrà solo alla cena offerta
giovedì sera a Coppito dal presidente della Repubblica, Giorgio
Napolitano; perchè saranno presenti anche le cosiddette “first
lady”, etichetta vetusta che purtroppo non passa di moda. Difatti l’unico “first gentleman”, il marito di Merkel Joachim Sauer, ha pensato questa volta di restarsene in Germania e non partecipare ai giri previsti per le signore fra Roma e L’Aquila, fra il turismo delle rovine romane e la compassionevole presenza alle tendopoli.
Lei, Angela (che si è smesso di chiamare la ‘lady di ferro’),
con una popolarità che resiste in patria e la piazza decisamente
favorita per il voto di settembre rispetto ai socialdemocratici
della Spd, una visita fra le rovine del terremoto la farà.
A fianco di Silvio Berlusconi, oggi sarà a Onna, città
distrutta che la Germania si è impegnata a ricostruire, perché
qui avvenne una strage nazista. Ma la farà con in mano i cordoni
della borsa, prerogativa del potere di solito riservata agli
uomini.
Aqu
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