Lecce, 13 giu. (Apcom) – Tre anni e mezzo per passare dalle parole ai fatti e avvvicinarsi alla produzione di vaccini che salveranno la vita di milioni di bambini. E’ diventato operativo un progetto-pilota che mira ad accelerare l’introduzione di vaccini contro le malattie da pneumococco nei paesi in via di sviluppo. Malattie che ogni anno uccidono 1,6 milioni di persone, tra le quali fino a un milione di bambini sotto i cinque anni.
L’avvio della fase operativa, che già dall’anno prossimo dovrebbe portare alla produzione del primo vaccino, è stato presentato ufficialmente a Lecce, a margine del vertice dei ministri finanziari del G8, dal ministro dell’Economia Giulio Tremonti in una cerimonia insieme ai ministri finanziari di Canada e Russia, al presidente della Banca mondiale Zoellick e ai responsabili dell’alleanza Gavi, dell’Unicef e dell’Organizzazione mondiale della sanità.
L’Italia ha un ruolo centrale nel progetto. Non solo ne è il principale finanziatore, con 635 milioni di dollari. Ma lo ha avviato con il ministro Domenico Siniscalco, difeso e sviluppato con i suoi successori Tommaso Padoa-Schioppa e Giulio Tremonti. E proprio Tremonti ieri non ha nascosto la sua soddisfazione: “Tre anni e mezzo – ha detto – è un tempo infinito per chi è povero e malato, ma un tempo relativamente breve per tradurre un’idea così articolata e innovativa in un progetto concreto”. Secondo il ministro è necessario “usare il denaro dei paesi ricchi per chi ha bisogno. Finora i soldi sono stati usati dai governi in una logica non efficiente”. Si tratta di un “esperimento straordinario e il tempo di applicazione è stato oggettivamente breve”. E’ uno strumento, ha aggiunto Tremonti, “che combina insieme pubblico e privato, scienza ed economia nella speranza di aiutare chi vive nella povertà”.
Come funziona l’innovativo schema del progetto Amc? In genere le case farmaceutiche sono poco interessate a investire nella ricerca, nello sviluppo e nella produzione di vaccini per i Paesi poveri perchè questi non sono in grado di acquistarli.
Attraverso lo schema Amc i Paesi donatori prendono un impegno finanziario pre garantire il prezzo dei vaccini qualora questi siano effettivamente individuati e sviluppati. Da parte loro le aziende farmaceutiche che partecipano al progetto prenderanno l’impegno, legalmente vincolante, di garantire l’offerta di vaccini a un prezzo inferiore e sostenibile una volta che le risorse messe a disposizione dei donatori si siano esaurite.
“Uno dei motivi per i quali la salute dei bambini nel mondo oggi è come la conosciamo è quello delle vaccinazioni infantili e della sua tecnologia, probabilmente una delle più grandi conquiste del ventesimo secolo”, ha spiegato il professor David Fleming, uno dei padri del modello Amc che, durante la presentazione ha mostrato la foto di suo figlio e quella di un bambino africano della stessa età, scattata il giorno della morte del fratellino. “Non so se quest’ultimo bambino farà un passo oltre o no. E uno dei motivi di questa incertezza – ha detto – è quello della mancanza di accesso alle vaccinazioni”.
Bol
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