Gabbiette lagher per i cardellini, finisce in manette un pensionato

L’uomo, un 68enne di Cassano Magnago, catturava illegalmente e con metodi brutali uccelli - anche protetti - nel suo giardino

– Catturavano illegalmente uccelli per poi probabilmente rivenderli. Arrestato un pensionato 68enne di Gallarate, residente a Cassano Magnago, e denunciata la convivente dell’uomo: i reati che gli vengono contestati dai carabinieri della stazione di Mornago sono diversi, e relativi alla cattura illecita e brutale di avifauna selvatica ed uccisione di animali.
I militari dell’Arma, già lo scorso 7 dicembre sono stati protagonisti di un controllo in un allevamento cinofilo di Rancio Valcuvia. E anche in questo caso,

l’azione è stata intrapresa in collaborazione con personale del servizio ENPA (Sezione di Varese), la stessa che portò al deferimento in stato di libertà dei proprietari dell’allevamento.
Avuta notizia del possibile esercizio dell’illecita attività di uccellagione e furto di fauna selvatica in Cassano Magnago, gli operatori di polizia giudiziaria, immediatamente si sono posti all’opera per interrompere tale ulteriore brutalità e consegnare alla giustizia i responsabili. i due coniugi effettivamente utilizzavano il giardino della propria abitazione per collocare gabbie-trappola (denominate in gergo “battirole”) e reti per uccellagione, al fine di catturare cardellini, verzini, lucherini ed altri esemplari di avifauna protetti o particolarmente protetti. I sistemi utilizzati erano tanto semplici, quanto brutali. La gabbia-trappola “battirola” ha infatti un funzionamento elementare e crudele: in una gabbia che ha la forma di una T capovolta (anche detta “a castello”), nella parte alta viene posizionato un uccellino vivo che funge da richiamo, mentre nelle due estremità laterali poste in basso, dotate di un cancelletto con chiusura a scatto, viene posizionato del mangime ed un ramoscello su cui la preda dovrà poggiarsi per mangiare, richiamato dal suo simile in gabbia. Nel momento in cui l’uccellino richiamato si poggia sul ramoscello, però, aziona la chiusura a scatto della battirola, che si richiude di colpo, intrappolando, così, il piccolo volatile (a volte, però, accade che un malfunzionamento del meccanismo causi la morte della preda, così come accertato nella giornata di ieri). Il funzionamento della rete da uccellagione, risulta altrettanto semplice e brutale. Con tali sistemi l’arrestato catturava, sistematicamente, numerosi esemplari di avifauna protetta o particolarmente protetta, tranquillamente nel giardino della sua abitazione. L’uomo, colto in flagranza di reato è stato tradotto alla casa circondariale di Busto Arsizio.