A due passi dal centro, ma al centro del degrado: questo è diventata piazza Risorgimento. A denunciarlo , che vive in uno dei palazzi che affacciano su quest’area. E che dice: «Ora ho paura ad uscire sola la sera». Una situazione, racconta, che si protrae da almeno un anno. E che ha avuto inizio una notte, quando «la Polizia suonò al campanello di casa mia per dirmi che mi avevano distrutto il parabrezza dell’auto che avevo parcheggiato in via Ronchetti», una delle strade che portano in piazza Risorgimento. Erano le tre del mattino e a mandare i frantumi il lunotto era stata una bottiglia scagliata al culmine di una rissa «che aveva coinvolto un gruppo di italiani e un gruppo di marocchini». Un episodio che, spiega Talamone, è tutt’altro che isolato.
«Mi è capitato di essere svegliata una notte da alcune grida che provenivano dalla strada». Anche in questo caso, qualcuno aveva avuto un diverbio ed era venuto alle mani. «Si trattava di persone del sud-est asiatico, si picchiavano e gridavano come pazzi». Finché ad un certo punto «è arrivata un’ambulanza a sirene spiegate, che ha girato un po’ per la piazza prima di accostare». Alla fine alcuni dei coinvolti nel pestaggio hanno fermato i sanitari e li hanno condotti in via Volta, altra traversa del piazzale, dove presumibilmente si trovava una persona rimasta ferita durante lo scontro.
A questo si aggiunge il gruppo di clochard che si è insediato in pianta stabile sulle panchine che si trovano di fronte all’hotel Astoria. «Bevono e poi magari stanno qui tutta la notte, nel senso che li ritroviamo la mattina dopo ancora addormentati sulle panche». Aspetto particolare, «succede tutto durante la settimana: il venerdì e il sabato sera la situazione è tranquilla». Ciò non toglie che tra i residenti si respiri un clima di tensione e rabbia: «Io
ai giardinetti di piazza Risorgimento ci sono cresciuta, adesso invece non ci vado più». Tornerebbe a frequentarli, dice, se davvero il comune realizzasse un progetto annunciato qualche settimana fa. Ovvero rimozione dei cespugli, diventati ricettacolo di rifiuti e “nascondiglio” ideale per gli ubriachi che li utilizzano per espletare i loro bisogni. Quindi realizzazione di un parco giochi per i bambini e, se i finanziamenti saranno sufficienti, anche di un’area riservata ai cani. «Sarebbe l’ideale, anche se temo che questo servirebbe soltanto per il giorno», il commento, «per quanto riguarda la sera non sono sicura, credo anzi che la piazza tornerebbe a ripopolarsi di questi personaggi». Insomma, «di notte serve comunque qualcuno che dia un’occhiata».