GALLARATE «Prima estate senza scempi. È un segnale». Se n’è accorta sulla sua pelle Cinzia Colombo, neo assessore all’Ecologia e alla Partecipazione democratica, che sta trascorrendo le ferie a casa nella tranquillità. Una novità per lei, che nelle ultime estati è sempre stata in prima linea a denunciare e contestare pubblicamente gli «scempi ferragostani» che, cancellando simboli significativi della città, provocavano levate di scudi degli ambientalisti.
L’anno scorso ci fu il clamoroso abbattimento della pregiata facciata ottocentesca di Casa Calcaterra in via Roma; in precedenza, sempre a cavallo di Ferragosto, si consumarono tra le polemiche il taglio delle piante in piazza Risorgimento, per far posto alla rotatoria voluta dall’assessore Aldo Simeoni, e gli alberi abbattuti in via Vespucci e viale Lombardia, per la riqualificazione stradale a beneficio del centro commerciale «Il Fare».
«I casi più spinosi avvenivano sempre in agosto, quando la gente è in ferie – ricorda Colombo, esponente di Sinistra Ecologia e Libertà – Ma quest’anno il vento è cambiato e non abbiamo niente da nascondere, perciò in agosto non si muove nulla, nessuna scelta urbanistica controversa. E per fortuna finora non è successo niente di particolare. È un segno del cambio di amministrazione».
Ciò non toglie, però, che molte delle scelte urbanistiche che l’allora minoranza consiliare, di cui faceva parte anche Cinzia Colombo, contestò aspramente, arriveranno prima o poi a concretizzarsi, come dimostrano ad esempio i lavori avviati in via Covetta ai Ronchi, a quattro anni dall’approvazione del piano integrato in consiglio comunale. «L’avevamo già detto in campagna elettorale – sottolinea l’assessore – la passata amministrazione ha approvato piani integrati fino al giorno prima di uscire di scena. Per Gallarate si tratta di devastanti colate di cemento,
che purtroppo ormai sono autorizzate e non si possono più bloccare. Ma da settembre una delle priorità d’intervento dell’amministrazione sarà rimettere mano al Piano di governo del territorio, che è, sì, un’altra colata di cemento, ma che, pur essendo già in vigore a tutti gli effetti, può ancora essere ritoccato. Modificheremo radicalmente l’idea di città che in esso viene disegnata, prima che i piani attuativi diventino operativi».
L’obiettivo dichiarato del centrosinistra è cambiare il Pgt, approvato dalla precedente maggioranza in conclusione di mandato, prima che i suoi effetti diventino visibili. «Altrimenti le ruspe entreranno ancora in azione», e sarebbe difficile fermarle.
Andrea Aliverti
s.affolti
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