GALLARATE Un particolarissimo insegnante ha entusiasmato questa mattina gli studenti dell’istituto superiore Falcone di Gallarate, che riunisce i settori alberghiero, grafico e fotografico.
In cattedra è salito Davide Oldani, chef di fama internazionale, che ha lavorato negli anni con nomi quali Gualtiero Marchesi, Albert Roux, Alian Ducasse, Pierre Hermé, tra Milano, Londra, Montecarlo e Parigi, arrivando poi dieci anni fa ad aprire il suo “D’O” a Cornaredo, paese dove è cresciuto, e proporre la cucina pop.
Una “conferenza”, la sua, che è stato un raccontare ai ragazzi quel progetto che tanto lo fa apprezzare e per presentare il quale non parla in prima persona singolare, ma plurale. «Perché la mia idea – spiega – non è quella del cuoco famoso che fa lavorare altri, ma quella di un team famoso che lavora a un progetto». Comparire e «non esserci» al tempo stesso, «comparire, ma essere un lavoratore».
Da lì lo studio del nome del suo locale, D’O, che ricorda le iniziali del suo nome, ma si apre «a più interpretazioni da parte di chi viene». Partendo da un brand veloce da comunicare a ciò che ne identifica la missione: «Rivisitare e valorizzare le ricette della cucina del territorio, con particolari pensati per far sviluppare il progetto nel miglior modo».
L’incontro con Oldani si è svolto all’interno di un progetto messo a punto dal Falcone e che ha coinvolto, con il coordinamento della docente Laura Taccone, ragazzi delle classi IV e V di tutti gli indirizzi della scuola. Si tratta di “Food Design”, volto a promuovere negli alunni la capacità di una progettazione per il cibo più consona alle nuove tendenze e richieste del mercato e della società. Un percorso multidisciplinare basato sulla progettazione per e con il cibo e della portata. E che ha riscosso un grande interesse, attraverso lezioni teoriche con esperti e approfondimenti anche pratici.
S. Mag.
p.rossetti
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