Gallarate – (r. sap.) È nata «La voce di Gallarate», blog di area Pdl curato da «uomini liberi e forti che vogliono dirvi quello che gli altri non vi diranno mai».
Il sito, raggiungibile all’indirizzo vocedigallarate.altervista.org/blog contiene interventi dedicati alla situazione politica nazionale, a cominciare dalla manovra del governo. Ma non mancano gli spazi per questioni tutte locali. In particolare, Fra’ Diavolo, già attivo sul vecchio sito del Popolo della Libertà, dedica un intervento a quella che era l’«Atene della provincia di Varese».
Un «sogno» che si è «infranto su un muro di invidie, miserie, ipocrisie e interessi di parte». Dopo una campagna elettorale «tesa a infangare e denigrare le persone», si legge in rete, «abbiamo visto la discesa in campo del potere-sistema di una parte moderata della sinistra-centro». Una coalizione che va «dalla cattedrale alla pasticceria».
Riferimento, quest’ultimo, alla provenienza cattolica di buona parte dei componenti di «Città è vita», nelle quali si è candidato anche Giovanni Bianchi, titolare dell’omonima pasticceria di corso Italia. «Avevamo temuto che il nostro vicino fosse un mafioso o un camorrista, ma grazie al paramento arancione (il colore di Cév, ndr) il primo giugno questi timori si sono dissolti nell’aria».
Passato qualche mese, però, «qualcuno fa il ragioniere alla Fantozzi e, passando tra oratori e istituti filosofici (l’Aloisianum, dove hanno sede le riunioni di maggioranza, ndr) promuove informazione a senso unico continuando a parlare del passato remoto». Riferimento, questo, all’assemblea convocata per illustrare i ‘buchi’ nei bilanci di Amsc.
«Prima o poi, questi zelanti e piccati amministratori saranno costretti a comprendere che governare vuol dire fare delle scelte». E quindi «dovranno onorare gli impegni presi in campagna elettorale». Ovvero «Villa Calderara e Nuoto Club». Sottointeso, la prima promessa ad «Exodus», la seconda in attesa di estinguere un debito nei confronti di Amsc Impianti&Servizi.
Il tutto con «dieci milioni e mezzo di euro lasciati in dote dalla precedente e vituperata amministrazione» che finiscono «in secondo piano a fronte di numeri che vengono dati come vuoti, senza riempirli di contenuti, delle opere e dei servizi realizzati a favore della comunità gallaratese». Altro riferimento, questo, ai bilanci di Amsc.
Da tempo, infatti, il Pdl giustifica i 25 milioni di esposizione verso le banche con gli investimenti realizzati dall’azienda nell’ultimo decennio. «Il tempo è galantuomo e, alla fine, chi ha costruito su infamie, calunnie e ipocrisie vedrà il proprio castello di carta franare».
Questo «nonostante le benedizioni di chi, dimenticando il proprio ruolo di pastore, è diventato il nuovo restauratore del potere temporale». Un attacco, quest’ultimo, rivolto direttamente nei confronti di mosnignor Franco Carnevali, da molti considerato vicino all’attuale amministrazione.
p.rossetti
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