– Il pedaggio al casello autostradale di Gallarate dal primo gennaio costa 80 centesimi, ennesima batosta sui pendolari della A8. «Purtroppo così aumenterà il traffico sulle strade comunali» pronostica amaro il sindaco.
La mattina di Capodanno, come tutti gli anni, porta con sé gli aumenti dei pedaggi autostradali: quest’anno, complice un’inflazione ai minimi termini, i rincari non hanno superato l’1,5 per cento su tutta la rete nazionale.
Ma il casello cittadino di Gallarate è in clamorosa controtendenza: il biglietto per entrare e uscire dalla A8 da largo Buffoni è passato da un giorno all’altro da 70 centesimi a 80 centesimi di euro, per un incremento di quasi il 15%.
Una vera batosta per i pendolari gallaratesi che percorrono quotidianamente l’Autolaghi: in un anno per loro il salasso sarà di 45 euro. Per fortuna, per i pendolari che lavorano nella metropoli, che perlomeno il pedaggio alla barriera di Milano Nord è
rimasto fermo a un euro e 70 centesimi.
Il costo giornaliero andata e ritorno sul tragitto Gallarate-Milano diventa così di cinque euro, che fanno mediamente 25 euro alla settimana, cento euro al mese, 1100 euro all’anno. Un salasso. «Chi paga è rassegnato – ammette il sindaco di Gallarate Edoardo Guenzani – il problema è che questo ennesimo rincaro del pedaggio contribuirà ulteriormente ad aumentare il traffico sulle strade normali, ancor più che in passato, con l’obiettivo di bypassare la barriera. Ci ritroveremo inevitabilmente più veicoli sulle nostre strade comunali e provinciali».
Quel che prevede il primo cittadino è una sempre maggior incidenza sulla viabilità del fenomeno del «salto della barriera». Per chi abita a Gallarate e dintorni, si traduce nel rinunciare alla comodissima uscita (o entrata) autostradale di largo Buffoni, che è a poche centinaia di metri dal centro storico, per utilizzare lo svincolo di Busto Arsizio che si immette sulla superstrada 336.
Da qui i gallaratesi hanno ben tre opzioni per raggiungere la città (e viceversa): l’uscita di Busto Nord sul Sempione, con i cronici problemi di intasamento alla rotonda del Carrefour; l’uscita di Samarate su via Torino e l’uscita di Cardano al Campo che conduce in largo Schuster e in via Carlo Noè. Tutti punti particolarmente critici della viabilità cittadina.
Alternative? «L’unica, già più volte proposta e richiesta dal territorio – sottolinea il sindaco Guenzani – sarebbe il declassamento della A8 tra Legnano e Varese a superstrada urbana, visto l’affollamento e la frequenza di svincoli lungo il percorso».