Un parcheggio per i pendolari contro il degrado in via Pacinotti. Lo ha proposto il sindaco , ma i potenziali utenti nicchiano.
Intanto l’idea, annunciata dal primo cittadino durante il consiglio comunale di lunedì sera: «La Polizia locale – ha spiegato – ha effettuato lo sgombero dei clochard che si erano accampati sotto al sovrappasso della Mornera», per evitare che tornino «abbiamo pensato di attivare un parcheggio sotto il ponte».
L’idea sarebbe quella di rimuovere il guard rail che si trova sul lato di viale Milano, permettendo così l’accesso delle auto: «Vogliamo aprirlo quanto prima – la promessa del capo dell’esecutivo di centrosinistra – in questo modo garantiremo un parcheggio in quest’area, anche a disposizione dei pendolari. Ed eviteremo che qui si insedino gli abusivi».
Ma cosa ne pensano i travet che ogni mattina prendono il treno? Posteggerebbero qui, oltretutto gratuitamente, visto che il sindaco non ha parlato di costi,
per andare in stazione? La Provincia ha provato a raccogliere i loro pareri attraverso i gruppi di pendolari sui social network. E la risposta non è delle più entusiaste.
«Il ponte della Mornera è lontanuccio», una delle osservazioni. «L’idea è bella, ma servirebbe una navetta: vista la posizione, di sera quella zona non è un granché raccomandabile», ha fatto notare un altro pendolare. Sono questi i due argomenti utilizzati da diversi tra coloro che prendono il treno ogni mattina, per dire che l’idea di Guenzani è destinata a tradursi in un fallimento.
Al punto che c’è chi dice che preferirebbe comunque posteggiare all’interno dell’area Cantoni, dove l’abbonamento mensile costa 70 euro. Certo, c’è chi sostiene che sia «cosa buona e giusta» quella di aprire la Mornera alle auto. O chi vorrebbe anche un posteggio custodito per le biciclette all’ombra del sovrappasso.
Ma in generale la proposta del sindaco non sembra scaldare il cuore dei pendolari. Chissà però che le cose non cambino una volta che il guard rail sarà rimosso e le auto potranno essere posteggiate qui.
Intanto, in attesa di un sopralluogo da condurre insieme alla prefettura e a Rfi, il primo cittadino ha comunicato di aver avuto risposte dalle Ferrovie rispetto al destino degli immobili abbandonati di via Pacinotti, da anni diventati la “casa” dei clochard gallaratesi.
«Rfi ritiene che la demolizione porterebbe ad una svalutazione della proprietà – ha spiegato il capo della giunta – La proposta è quella di demolire i vani scala, impedendo così l’accesso ai piani superiori».
Un primo passo verso la soluzione di un problema più volte sollevato da (FdI-An), che commenta così: «Dopo quattro anni, finalmente arriva qualcosa di concreto».