Gallarate sale sul pedibus. E chi non c’è sogna di farlo

Il servizio è attivo ed efficiente in diverse primarie, ma non ovunque. L’appello corre in rete

Pettorina arancione, corde in mano ed un sorriso sul viso, questa è la divisa degli “autisti” volontari del Pedibus che tutte le mattine accompagnano gli alunni delle scuole primarie di Gallarate.
«I bambini sono felici perché lungo il tragitto possono ridere e scherzare con i propri compagni ed anche le insegnanti notano una maggiore reattività negli alunni che arrivano in classe con il pedibus» dice , presidente del Comitato genitori della scuola primaria Manzoni di Madonna in Campagna.

In questo rione, il servizio è attivo dal 2008 e, fino allo scorso anno erano attive ben quattro linee. «Quest’anno purtroppo, nonostante gli appelli su Facebook, nel gruppo di WhatsApp e sul nostro sito, non siamo riusciti ad avere il numero minimo di volontari per far partire il servizio». Restano però attive altre tre realtà che ogni mattina accompagnano a scuola più di 50 bambini.
Non manca una piccola gara tra le classi: «Ogni

giorno consegnamo ai bambini un ticket, due se piove, che viene messo nel barattolo della propria classe, a fine anno, chi ne ha raccolti di più vince una coppa».
Un’altra realtà scolastica in cui attivo questo servizio è l’Istituto scuola primaria Dante Alighieri in centro dove, grazie ai genitori ma soprattutto ai nonni, il pedibus è perfettamente attivo. «Quest’anno siamo riusciti ad attivare solo una linea, quella blu, ed ogni giorno accompagniamo a scuola circa 20 bambini. Per loro è l’occasione per ripetere la lezione, fare due chiacchiere e giocare un po’ con gli amichetti prima delle lezioni» racconta la signora Giovanna, una dei 20 genitori che da ottobre fino alle vacanze di Natale e poi da febbraio fino alla fine di maggio sia organizzano per garantire il servizio. «Per noi non è un peso – continua la mamma – è un modo per legare, adesso per esempio, nel gruppo di WhatsApp ci scambiamo il buongiorno a suon di rime».

A Cascinetta, dichiara un ex insegnante, «non abbiamo questo servizio però un gruppo di nonni aiuta genitori ed alunni nell’attraversamento pedonale». Ai Ronchi ci sono gruppi di mamme che si organizzano per accompagnare a turno i bambini, «ma abbiamo un nonno vigile che, negli ultimi tre anni, si è offerto volontario per aiutare ad attraversare sulle strisce» spiega una mamma della primaria Leonardo Da Vinci. A Crenna «c’era molti anni fa, conserviamo ancora le pettorine, ma ad oggi il servizio è stato sospeso» racconta un genitore che porta i figli alla primaria G. Marconi. Ad Arnate nella scuola primaria C. Battisti, il progetto non è riuscito a prendere forma così come a Cajello, Moriggia e nelle due sedi dell’Istituto Comprensivo “E. De Amicis” a Cedrate ed a Sciarè.
E intanto su facebook chi non ce l’ha, lo chiede a gran voce. Quale sarà la prossima scuola a salire “a bordo”?