GALLARATE Questa è la volta buona per la Gallaratese: si svela il pool di imprenditori che sosterrà il progetto di Salvatore Marotta: «Primo obiettivo, restituire serenità alla squadra e all’ambiente. Punteremo molto sul settore giovanile».
Per la presidenza spunta il nome dell’imprenditore saronnese Ferdinando Gianquinto. Dopo un inizio di campionato da dimenticare – un pareggio e quattro sconfitte nelle prime cinque gare – e alla vigilia del super derby contro la Caronnese di Arturo Di Napoli, il direttore generale Salvatore Marotta può finalmente salutare l’arrivo di un gruppo di imprenditori disposti a investire nel progetto Gallaratese, che da ormai un anno e mezzo, dopo la fusione con il Saronno e il ritorno in serie D, stentava a decollare.
Mancano solo le ultime formalità, ma il pool di soci e sponsor (che vengono anche dal Nordest e si autodefiniscono «un gruppo di aziende motivate a investire nella società, soprattutto per il settore giovanile») è pronto a rimboccarsi le maniche per rilanciare il settore calcio della Gallaratese.
Il nuovo presidente sarà dunque Ferdinando Gianquinto, imprenditore di Saronno che opera con l’azienda di famiglia nel campo del trattamento dei rottami metallici, già impegnato in un’associazione di categoria in ambito Confindustria. «Stiamo lavorando con un gruppo di persone che ha voglia di fare ed entusiasmo, per dare la serenità di cui c’è bisogno all’ambiente e alla squadra – sono le prime dichiarazioni di Gianquinto – La volontà di impegnarsi c’è da tempo, ora è giunto il momento di concretizzare i presupposti. Obiettivi? Innanzitutto dare al gruppo un punto di riferimento societario, che dia serenità e consenta alla squadra di pensare ai problemi del campo. Poi confidiamo molto nell’esperienza e nella competenza di Marotta, doti che sono fuori discussione».
Nessuna promessa roboante: il programma prevede un forte impulso al settore giovanile, che dovrà diventare il serbatoio della prima squadra, anche perché tra i soci e gli sponsor che collaboreranno ci sono dei genitori che vogliono «costruire un ambiente sportivo sano, che torni a essere un punto di riferimento per tutto il territorio, com’era in passato».
Tra gli azionisti figura anche Luca Pastore, imprenditore pugliese con interessi, anche in zona, nei campi dell’edilizia, dell’impiantistica e del commercio. «Sono una persona che vive di tradizioni e di ricordi – ammette Pastore – Non è bello vedere una società gloriosa come la Gallaratese abbandonata al suo destino. Per questo mi sono sentito chiamato a intervenire e ho voluto partecipare a questo progetto, dando l’apporto che servirà e trasferendo nella società l’esperienza che ho fatto a livello imprenditoriale. L’obiettivo? Veder rifiorire questa società».
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