VARESE Dario Galli, presidente della provincia di Varese e consigliere di Finmeccanica, è intervenuto stamattina alla trasmissione “Agorà” di Rai tre, assicurando che il consiglio di amministrazione di Finmeccanica prenderà misure adeguate, a seguito delle voci che si rincorrono in questi giorni.
Probabilmente la riunione del consiglio, si terrà già la settimana prossima, e si vocifera di un’uscita di scena di Pier Francesco Guarguaglini, presidente della società.
E inanto sul caso l’Idv va all’attacco. «Da oltre un mese l’Italia dei Valori ha sollevato la questione Finmeccanica con una serie di interrogazioni parlamentari. Prima che uscissero i verbali della magistratura, ci eravamo posti la questione del futuro di un’azienda che conta 70mila dipendenti, di cui 40mila in Italia, con altissime percentuali di addetti dedicati alla ricerca e all’ingegneria».
Lo affermano in una nota congiunta il leader dell’Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, e il responsabile welfare e lavoro del partito,
Maurizio Zipponi.
«Per noi il campanello d’allarme è stato la nomina spartitoria dell’ex governo Berlusconi che ha assegnato la poltrona di Amministratore delegato a Giuseppe Orsi, uomo indicato dalla Lega Nord. Infatti, tra le sue prime azioni vi è stato lo spostamento della sede legale di Alenia da Napoli alla famosissima “metropoli” Venegono, in provincia di Varese».
«A questo è seguita l’indicazione di cedere il settore ferroviario con le aziende Ansaldo-Breda e Ansaldo-STS, facendo saltare il progetto predisposto al Ministero dello Sviluppo Economico per un polo nazionale ferroviario che comprendesse anche Firema, un’operazione equivalente a quattromila posti di lavoro».
«In terzo luogo, in aziende come la Selex, vengono ridotte al lumicino le risorse dedicate alla ricerca, mettendo a rischio fabbriche importanti come quella di Firenze. A tutto ciò si sommano le notizie relative alle indagini su presunte tangenti che coinvolgono i vertici di Finmeccanica, su cui abbiamo presentato urgentemente un’interrogazione parlamentare».
«Per l’Italia dei Valori – concludono – è a grave rischio l’intera azienda con ripercussioni drammatiche sul sistema industriale e occupazionale del nostro Paese. È per questo che ribadiamo la richiesta di azzerare l’attuale vertice di Finmeccanica, dal Presidente all’amministratore delegato, e di affidare i destini dell’azienda a chi ha dimostrato capacità, professionalità e risultati riscontrabili sui prodotti e sui mercati, eliminando ogni ingerenza dei partiti e delle lobby di pressione sulla più importante azienda industriale italiana».
j.bianchi
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